Senza l’Ici prima casa ai comuni la leva-servizi

Fonte: Il Sole 24 Ore

VIAREGGIO – Arriverà entro due settimane il decreto correttivo del federalismo municipale, che dovrà ridisegnare l’imposizione sui servizi locali e rivedere i punti deboli del fisco comunale disegnato dal decreto legislativo dell’autunno scorso. L’annuncio, emerso ieri alla giornata inaugurale del X appuntamento annuale di Legautonomie sulla finanza locale in corso a Viareggio, arriva da Enrico La Loggia (Pdl), che guida la commissione bicamerale sulla riforma. Il compito del decreto è delicato, perché alle parti zoppicanti del fisco municipale prima versione si aggiunge il carico delle manovre estive, che ha portato ai massimi la temperatura nei rapporti fra Governo e sindaci. «Il punto centrale – riflette La Loggia – è la nuova tassazione dei servizi, a partire dai rifiuti, ma per questa via si potrebbe trovare il modo di tamponare gli squilibri determinati dall’esenzione Ici dell’abitazione principale, che per noi rimane importante». Sul rientro della prima casa nell’orbita Imu, in realtà, la discussione nel Governo è aperta, soprattutto dopo le indicazioni di Bankitalia dei giorni scorsi, ma il tabu pare ancora inviolabile, tanto più con l’aria di elezioni che torna a spirare. L’idea è quindi di spostare il focus sulla tassazione dei servizi, anche per ripristinare in parte il collegamento elettore-contribuente saltato con l’esenzione Ici che concentra il carico fiscale sui proprietari di seconde case, spesso residenti (quindi votanti) in comuni diversi da quelli in cui pagano le tasse, ma non è questo l’unico aspetto in discussione. «Il federalismo – rilancia Marco Filippeschi, sindaco di Pisa e presidente di Legautonomie – va anticipato e rafforzato con una service tax nella piena disponibilità dei Comuni», ma senza dimenticare che per rimediare alla “manovra sproporzionata” bisogna rimettere in discussione i tagli introdotti nel 2010 e moltiplicati dalle manovre estive. Rimanendo in campo federalista, il pacchetto che le amministrazioni locali stanno portando nel confronto, per ora informale, con il Governo, è ricco. Anticipo al 2012 dell’Imu ed estensione all’abitazione principale sono ai primi punti, in un cahier che comprende anche l’abbandono della compartecipazione Iva in favore di quella all’Irpef, prevista dalla versione originaria del federalismo municipale, e l’avvio della revisione complessiva degli estimi catastali, più equa rispetto al semplice ritocco delle rendite ipotizzato in area governativa nelle scorse settimane. «Il punto principale – spiega il neopresidente Anci, Graziano Delrio – è ottenere ritocchi in grado di offrire risorse certe, anche per recuperare tagli mascherati del passato recente: l’Ici, per esempio, non ci è stata davvero compensata, perché il meccanismo del ristoro statale trascura completamente la dinamicità dell’imposta, che dovrebbe crescere insieme alle basi imponibili».

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