Sbloccata la vendita delle case ex-Iacp

Fonte: Il Sole 24 Ore

ROMA – Dalla commissione Bilancio del Senato arriva il via libera allo sblocco della vendita delle case popolari da parte dei comuni, anche se costruite con contributo statale o regionale che facciano parte del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. L’emendamento alla manovra correttiva reca la firma del senatori del Pdl, Cosimo Latronico, Gilberto Pichetto e Paolo Tancredi e serve a specificare più nel dettaglio quanto già previsto dal «Piano casa». Una novità riguarda i patronati: dal 2011 scatterà la riduzione dei finanziamenti per 87 milioni di euro, attraverso la riduzione dallo 0,226% allo 0,178% dell’aliquota di prelevamento dai contributi previdenziali obbligatori incassati nel 2010 (attraverso cui si finanziano i patronati). Nell’emendamento che reca la firma del relatore Antonio Azzollini si specifica che i risparmi andranno a compensare gli effetti dell’aumento delle aliquote contributive previsti dalla legge di riforma del dicembre 2007, «al fine di garantire l’invarianza delle aliquote contributive ivi previste». Gli ulteriori emendamenti del relatore, in particolare per i magistrati (lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti) e per la sicurezza, nonché la soppressione della norma (contenuta nella versione originaria di uno degli emendamenti di Azzollini) che inserisce anche il requisito dei 40 anni di contribuzione tra i nuovi criteri relativi all’aspettativa di vita. L’esame in commissione si allunga in ogni caso di qualche tempo, e non si esclude che da oggi scatti una no stop fino all’approvazione finale. In alternativa, si potrebbe far slittare il via libera a domani o a lunedì, a ridosso dell’invio del testo per l’esame in aula (comunque previsto per martedì). Prima dell’avvio della seduta notturna, erano stati esaminati gli emendamenti a 39 articoli su 56, ma in moti casi si è trattato di accantonamenti. Per oggi sono attese le votazioni su tutti gli emendamenti del relatore, compreso quello relativo alla scuola: il blocco degli stipendi re-sta, ma il 30% dei risparmi già realizzati nella scuola potrà essere utilizzato per gli scatti di anzianità dei docenti. Resta ferma la disponibilità, già annunciata dallo stesso relatore d’intesa con il governo, a valutare ulteriori forme di copertura che prevedano anche un intervento sulle assicurazioni ( nessuno spazio invece per nuove tasse sulle banche). In serata, Azzollini ha incontrato in Senato il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Uno degli emendamenti di Azzollini – secondo quanto si legge nella relazione tecnica – prevede che l’onere dello slittamento dei versamenti tributari in Abruzzo sia assicurato attraverso un corrisponde utilizzo delle maggiori entrate incassate dallo scudo fiscale. Il calcolo per il 2010 è di 617 milioni, mentre dal 2011 il recupero di gettito consentirà di incassare 111 milioni l’anno fino al 2014. Dall’authorithy per l’energia arrivano nel frattempo dettagliate considerazioni sugli effetti delle misure previste dagli articoli 6 e 9 della manovra (riduzione dei costi degli apparati amministrativi e contenimento delle spese in materia di impiego pubblico). Se applicate all’autorità – si osserva in una nota – sarebbero «in contrasto con la normativa comunitaria e dovrebbero essere, quindi, necessariamente disapplicate». Da qui la richiesta di un emendamento che salvaguardando l’importo complessivo dei risparmi da versare a favore del bilancio dello stato, assegni alle stesse autorità la facoltà di adottare «misure equivalenti di contenimento della spesa». Sempre sul fronte del contenimento della spesa, si segnala un’iniziativa della società di consulenza Methodos in collaborazione con Nuova Pa-Forum Pa: un corso a distanza per dirigenti, amministratori e funzionari pubblici, «per migliorare le competenze su come eliminare gli sprechi senza incidere sul valore dei servizi, ascoltando anche le esigenze degli utenti».

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