Rifugiati, fondi agli enti locali

Scade il 19 ottobre 2013 il termine ultimo concesso agli enti locali per presentare domanda di partecipazione al bando Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per il triennio 2014-2016. Il bando, gestito dal ministero dell’interno, sostiene progetti che prevedano servizi finalizzati all’accoglienza di richiedenti/titolari di protezione internazionale. La capacità ricettiva dello Sprar ammonta a 16 mila posti di accoglienza, così come stabilito dal decreto 17 settembre 2013 dal capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, in attuazione del decreto del ministro dell’interno del 30 luglio 2013. L’obiettivo principale del bando, particolarmente di attualità dopo la tragedia di Lampedusa di ieri, è favorire la riconquista dell’autonomia individuale dei richiedenti/titolari di protezione internazionale e umanitaria accolti.Beneficiari esclusivamente gli enti locali. Possono accedere alla ripartizione delle disponibilità del Fondo nazionale per le politiche e i Servizi dell’asilo i soli enti locali, anche eventualmente associati, le loro unioni o consorzi che prestano servizi finalizzati all’accoglienza dei richiedenti/titolari di protezione internazionale e dei loro familiari nonché degli stranieri e dei loro familiari beneficiari di protezione umanitaria.Finanziabile l’accoglienza integrata. Quella proposta dallo Sprar è un’accoglienza integrata. Per accoglienza integrata s’intende la messa in atto di interventi materiali di base (vitto e alloggio), contestualmente a servizi volti al supporto di percorsi di inclusione sociale, funzionali alla riconquista dell’autonomia individuale. L’accoglienza integrata è costituita da una serie di servizi minimi garantiti che, obbligatoriamente, devono essere operativi dal mese di gennaio dell’anno immediatamente successivo a quello di presentazione della domanda. I servizi minimi sono: mediazione linguistico-culturale; accoglienza materiale; orientamento e accesso ai servizi del territorio; formazione e riqualificazione professionale; orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo; orientamento e accompagnamento all’inserimento abitativo; orientamento e accompagnamento all’inserimento sociale; tutela legale; tutela psico-socio-sanitaria; aggiornamento e gestione della Banca dati.Contributo fino all’80% della spesa. È previsto un contributo a fondo perduto che copra fino all’80% della spesa ammissibile. Una richiesta di copertura inferiore consente però di ottenere un punteggio maggiore per l’accesso alla graduatoria.Domande entro il 19 ottobre 2013. Le domande, in duplice copia, sono consegnate a mano o inviate, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, al ministero dell’interno, dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – direzione centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo, piazza del Viminale, 00184 Roma entro il 19 ottobre 2013.

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