Riforma p.a.: via Corpo Forestale, enti inutili e segretari comunali

Il Corpo Forestale dello Stato verrà presto dismesso: lo ha annunciato @mariannamadia all’interno della discussione sulla riforma della p.a. che procede il suo iter presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato. I Corpi di Polizia scenderanno quindi da 5 a 4. 
Le 8.500 unità di personale che verranno reintegrate e riassorbite nelle rimanenti forze di polizia, che saranno Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Penitenziaria. Non sono mancate le polemiche sulla questione, considerando anche l’esiguo numero dei dipendenti coinvolto.
Il provvedimento è teso al risparmio soprattutto dei costi di gestione e riguarda un ente istituito nel lontanissimo 1882 con poteri principalmente destinati alla difesa del patrimonio agro-forestale italiano, nella tutela dell’ambiente, del paesaggio e del controllo sulla sicurezza della filiera agroalimentare.

Riforma p.a.: ultimissime novità e tutti i punti
Questa non è però l’unica novità dell’ultim’ora riguardo alla riforma della p.a.: prendono slancio infatti alcuni paletti che Madia e Renzi avevano indicato nel breve e che vanno a sommarsi alla lunga lista di modifiche previste o presunte che poi andranno votate:

  • delega a rendere effettivi i poteri del premier sulla nomina di dirigenti pubblici;
  • alleggerimento degli oneri burocratici nelle attività per prevenire la corruzione tra cui lo sconto sulle intercettazioni;
  • spostamento di competenze e risorse all’Inps per le visite fiscali;
  • semplificazione dei procedimenti che portano al licenziamento;
  • taglio alle camere di commercio;
  • abolizione o revisione della figura dei segretari comunali;
  • stretta sulle partecipate in rosso;
  • sanatoria “salva-sindaci” ;
  • nuovo meccanismo semplificato di valutazione dei dipendenti pubblici con ricaduta sui tempi relativi all’esercizio dell’azione disciplinare;
  • riforma articolo 18 per i dipendenti pubblici (per ora non si tocca);
  • ricollocazione dei lavoratori pubblici esuberati dalle province;
  • concorsi pubblici: nuove modalità di accesso.

L’obiettivo è quello di finire l’esame in commissione in settimana, ma in Aula il provvedimento arriverà a fine marzo con la speranza di chiudere al Senato prima di Pasqua: ci sono però diverse questioni spinose, in primis quella dei segretari comunali.

Delega ai poteri del premier
La delega riguarda anche la definizione delle competenze in materia di vigilanza sulle agenzie governative nazionali, tra cui ci sarebbero quelle fiscali (come le Entrate), sempre al fine di assicurare l’effettivo esercizio delle attribuzioni proprie di Palazzo Chigi.

Taglio di enti inutili o in perdita
Nella riforma p.a. si sta studiando un metodo di riordino o soppressione di uffici e organismi che, in base alle ricognizioni già previste per legge, risultino inutili o in deficit. Di certo una revisione riguarderà il FormezPA, l’associazione (ad oggi commissariata) che fa da centro servizi, assistenza, studi e formazione. In linea con la Spending Review anche la possibilità di ridurre il personale negli uffici di diretta collaborazione dei ministri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *