Riforma lavoro estesa agli statali

La riforma del lavoro deve essere estesa anche al pubblico impiego tenendo conto delle sue specificità. Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro Elsa Fornero, intervenendo alla conferenza dell’Ocse sulle riforme strutturali in corso a Roma. “Penso che tenendo conto delle specificità del pubblico impiego – ha spiegato Fornero – la normativa che abbiamo creato per il lavoro privato debba essere estesa anche al pubblico impiego”. “Condivido. È quello che cercheremo di fare cominciando dalla flessibilità in entrata”, ha commentato il ministro per la pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi. “Su questo stiamo riflettendo e anche domani (oggi, n.d.r.) ne parlerò con i sindacati”. Reazioni non proprio positive a livello politico. Se è vero che l’ex ministro e capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano ha risposto in questi termini: “Il ministro Fornero sa che la riforma del mercato del lavoro, alla prova dei fatti, sta creando parecchie contraddizioni e difficoltà proprio sulle nuove assunzioni. Altre criticità, come noto, esistono con la riforma delle pensioni. Noi stiamo aspettando saggiamente l’esito del monitoraggio previsto dalla riforma del mercato del lavoro. Prima di proporne l’estensione anche al pubblico impiego, il governo adotti la prudenza necessaria ed attenda anch’esso l’esito di questo monitoraggio”. Ma l’estensione della riforma del lavoro non è l’unico tema che promette di diventare caldo nell’agenda del pubblico impiego. Potrebbero infatti profilarsi tagli di organici. L’apparato pubblico deve essere ridimensionato “non perché eccessivo in sé ma perché bisogna saper fare meglio con meno addetti”, ha detto Patroni Griffi. “In quest’ottica – ha spiegato – occorrerà porsi il tema, sollevato dall’Ocse, del ringiovanimento del personale pubblico”. Secondo il ministro questo aspetto, “insieme alla semplificazione dei livelli di governo nel territorio” e alle semplificazioni e alle liberalizzazioni, è centrale, “specie in un momento in cui il ruolo del pubblico deve essere diretto alla creazione di condizioni di contesto in grado di assicurare competitività al sistema economico in assenza di investimenti diretti”. A proposito della presenza dell’amministrazione pubblica sul territorio, Patroni Griffi ha poi ricordato gli interventi per ridurre il numero delle province: “Ne stiamo ridefinendo il perimetro e le funzioni, concentrandole su quelle “di vasta area” ed evitando duplicazioni. Credo che nel prossimo futuro – ha affermato – occorrerà riflettere, nelle sedi e con gli strumenti appropriati, anche sul sistema regionale e sulla eccessiva frammentazione comunale. Con un obiettivo: ottimizzare le risorse, accentuare la responsabilità nella spesa e assicurare i migliori servizi ai cittadini”. Il titolare di Palazzo Vidoni ha poi ricordato che governo ha in preparazione un altro pacchetto di interventi per le semplificazioni burocratiche e amministrative. Tra gli interventi principali la carta di identità elettronica per l’accesso ai servizi. “È in preparazione – ha detto il ministro – un altro pacchetto di interventi di semplificazione, che punterà molto anche sul programma dell’agenda digitale, partire dalla cosiddetta carta di identità elettronica, per l’accesso ai servizi”. Si tratta del provvedimento su Agenda digitale e start up innovative, che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane.

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