Riforma dirigenza pubblica, prime avvisaglie di dialogo

Riforma della dirigenza pubblica, arrivano i primi passi indietro del Governo dopo la valanga di polemiche affiorate in queste settimane tra dipendenti pubblici ed esperti della materia. Il ministro per la Funzione Pubblica Marianna Madia ha aperto infatti alle modifiche del testo contestato. All’inizio di questa settimana una delegazione del Comitato per la difesa degli articoli 97 e 98, nato per protestare contro un provvedimento che, a loro avviso, lede il diritto soggettivo all’incarico vinto attraverso un concorso pubblico, è stata ricevuta a Palazzo Vidoni, dal ministro Madia e dal suo staff composto dal capo di gabinetto, dal capo della segreteria e da quello dell’ufficio legislativo. Il colloquio, che è servito ai dirigenti per esporre le loro motivazioni, si è concluso con un’apertura da parte della rappresentante del Governo. Quest’ultima ha promesso di considerare la modifica di alcune parti del decreto che attualmente è all’esame delle commissioni parlamentari per gli affari costituzionali.

Parrebbe essere giunto pertanto il momento del dialogo dopo un serrato momento di scontri che ha condotto la scorsa settimana alla proclamazione di uno sciopero di 5 ore (ad opera della Codirp) per il 24 ottobre ed alla definizione dio una posizione inflessibile dell’ANCI sul decreto che riforma la dirigenza pubblica.

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