Riforma dirigenza PA: Intesa in Conferenza Unificata

Il parere positivo è giunto: ma condizionato ad una serie di rilevanti emendamenti che il Governo dovrà accogliere. Questa in sintesi la conclusione emersa dalla Conferenza Unificata di ieri in merito allo schema di decreto in materia di disciplina della dirigenza della Repubblica nell’ambito della Riforma Madia della Pubblica Amministrazione. La Conferenza ha espresso un parere favorevole sul decreto: l’ok è tuttavia condizionato all’accoglimento di osservazioni ed emendamenti contenuti in un documento che è stato consegnato al Governo.

>> Consulta qui il parere sullo schema di decreto affiorato dalla Conferenza.

“Lo sforzo che abbiamo voluto fare insieme – ha spiegato il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, al termine della Conferenza Unificata – è che questo decreto poi si applichi e quindi vorrei aggiungere in sede di stesura definitiva un cronoprogramma, proprio per continuare un percorso con le amministrazioni dello Stato, ma anche con Regioni e Comuni, e far sì che si arrivi in modo positivo alla dirigenza della Repubblica, che è l’obiettivo di questo decreto”.
“Al momento stiamo aspettando ancora i voti delle commissioni parlamentari – aggiunge il ministro – le quali attenderanno il parere della Conferenza Unificata, in ogni caso il decreto scade il 27 novembre, quindi al più tardi in questo mese verrà approvato”.

Rilevanti anche le parole rilasciate dai vertici ANCI al termine della Conferenza Unificata straordinaria: “C’è l’impegno del Governo ad accogliere i correttivi dell’ANCI che tendono a migliorare il testo. Condividiamo l’obiettivo di una figura dirigenziale unica, un’unica responsabilità e un risparmio dei costi. Apprezziamo l’apertura del Governo ad un ulteriore incontro tecnico prima che il provvedimento venga approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri per condividerne la stesura finale”. Queste le parole del numero uno dell’ANCIAntonio Decaro. Nel dettaglio, il documento con le proposte migliorative presentato dall’ANCI (scaricabile sotto)- rappresentata oltre che dal presidente Decaro dal presidente del Consiglio Nazionale e sindaco di Catania Enzo Bianco – tocca i punti di maggiore impatto per i Comuni su cui i Sindaci hanno proposto correttivi ritenuti indispensabili e fondamentali per una efficace attuazione della legge delega.

Tra le condizioni poste dai Comuni al parere positivo al testo di riforma della dirigenza pubblica si allineano: un fondo nazionale per finanziare lo stipendio base dei dirigenti senza incarico, una commissione ad hoc per gestire il ruolo della dirigenza locale, un binario parallelo chiaro per gli incarichi a tempo ed una disciplina transitoria più definita per il passaggio dalla figura del segretario a quella del «dirigente apicale».

>> Scarica qui i 9 punti concernenti i correttivi e le proposte migliorative presentate dall’ANCI in Conferenza.

Ricordiamo che tra gli obiettivi della futura legge si collocano anche una crescente digitalizzazione dell’amministrazione e una migliore conciliabilità famiglia-lavoro.

“Per l’Alto Adige nella seduta odierna si è trattato in primo luogo di ottenere spazi di manovra autonomi”, spiega l’assessora Waltraud Deeg, che ha rappresentato la Provincia di Bolzano in Conferenza Unificata. “A livello statale sono in corso significativi cambiamenti nell’amministrazione, – afferma Deeg – e anche se lo schema di decreto prevede una clausola di tutela che offre alla Provincia l’opportunità di conservare e sviluppare i buoni risultati già raggiunti, dobbiamo seguire costantemente gli sviluppi in corso a Roma per poter modernizzare ulteriormente la legge provinciale sul personale dirigenziale”.
Anche per la Sardegna “il principio della massima efficienza è un obiettivo prioritario e non riguarda solo l’amministrazione centrale dello Stato ma tutte le amministrazioni compresa quella della Regione Sardegna”. E’ quanto dichiara l’assessore degli Affari Generali della regione Sardegna Gianmario Demuro.
“L’obiettivo dell’efficienza amministrativa – ha spiegato Demuro – è tenuto nella massima considerazione dalla Giunta ai fini di un complessivo miglioramento dei servizi offerti ai cittadini. A breve, attraverso una delibera, l’esecutivo regionale definirà in modo puntuale il sistema di valutazione delle figure apicali”.
“Ma le regioni hanno condizionato il via libera definitivo ai singoli punti del testo – aggiunge Demuro – all’accoglimento dei loro emendamenti sulla base di un’intesa forte con il Governo. Con gli emendamenti viene ribadito il principio dell’autonomia di ogni singola amministrazione pur nel rispetto dell’equilibrio costituzionale dei poteri”.

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