Parità di genere, ANCI: “Un’occasione per rilancio politiche integrate contro violenza donne”

“Il 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – è una occasione fondamentale per rilanciare politiche integrate contro la violenza delle donne e le discriminazioni. Come ANCI abbiamo raccolto oltre mille iniziative realizzate dai Comuni e lanciato una campagna social #stopviolenzadonne2017 invitando tutti gli amministratori ad esprimere parole pubbliche di contrasto. Risulta importante lavorare su un approccio culturale a questi temi, come stiamo facendo a Bari dove nasce il primo festival di contrasto alle violenze, in una comunità che accoglie donne e vittime di tratta allo scopo di creare anche un tavolo permanente alla fine della manifestazione”. Sono le parole con cui Francesca Bottalico, assessore alla Pari Opportunità e rappresentante ANCI nell’Osservatorio nazionale sul fenomeno della violenza, ha rappresentato l’Associazione dinnanzi alla Commissione Affari Costituzionali della Camera, nel quadro di un’indagine conoscitiva sulle politiche per la parità di genere tra donne e uomini.
Dopo aver ricordato i primi Stati generali delle amministratrici, convocati dall’Associazione dei Comuni nell’aprile 2016, per il 70° anniversario della conquista del suffragio universale, la rappresentante ANCI ha consegnato alla Commissione quattro quaderni operativi realizzati dall’ANCI con le buone prassi e le proposte dei Comuni sui seguenti temi: la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, la violenza di genere, la promozione delle pari opportunità e la rappresentanza di genere nelle amministrazioni.

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Parità di genere: “Un’occasione per rilancio politiche integrate contro violenza donne”

Sulla conciliazione dei tempi di vita, “ambito centrale per concrete pari opportunità, visto che il 72% delle ore di lavoro di cura della coppia con figli sono ancora svolte dalle madri”, l’assessore barese ha indicato la via maestra “del potenziamento dei servizi educativi di base, come stiamo facendo con l’amministrazione di Bari. Anche se – ha proseguito – appare necessario immaginare una programmazione a medio lungo per garantire risultati duraturi”.
L’assessore barese ha sottolineato “l’importanza delle attività messe in campo da molti Comuni, come appunto il festival promosso a Bari dalla amministrazione comunale”. Mentre l’ANCI “si è molto impegnata nella elaborazione del Piano nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017, che sarà discusso domani in Conferenza Unificata, anche su aspetti rilevanti quali i maltrattamenti e la violenza domestica”.

La promozione delle pari opportunità negli Enti locali

Quanto poi alla promozione delle pari opportunità, l’esponente ANCI ha plaudito alla introduzione del bilancio di genere della PA che deve accompagnare il documento annuale di Relazione sulla performance che ogni amministrazione pubblica deve adottare. A tale proposito ha indicato come buona esperienza quella del Comune di Siena che sta realizzando il suo Bilancio “a partire da un approccio partecipativo rivolto da un lato ad una valutazione interna all’ente dall’altro alla partecipazione attiva degli stakeholders, con l’obiettivo di orientare in maniera efficace la programmazione in ottica di genere”.
Inoltre è stato cenno ai risultati emersi da una ricerca ANCI presentata durante gli Stati generali del marzo scorso, secondo “cui negli ultimi 30 anni il numero di donne sindaco è cresciuto più di sette volte, con un incremento di 31 unità rispetto al 2015″. Il che vuol dire che nell’ultimo trentennio un terzo dei Comuni (il 34,4%) ha avuto una donna al vertice dell’amministrazione.

L’audizione presso la prima Commissione della Camera

Il tema delle pari opportunità è stato al centro anche dell’audizione tenutasi presso la prima Commissione della Camera alla quale ha partecipato la vicepresidente della Regione Basilicata, Flavia Franconi e il vicepresidente della Regione Piemonte e Coordinatore Vicario della Commissione Affari Istituzionali della Conferenza delle Regioni, Aldo Reschigna, il quale ha affermato: “L’obiettivo condiviso è quello di un accesso paritario nelle sedi istituzionali e nei diversi centri decisionali pubblici. Ma c’è ancora molto lavoro da fare”.
Nel corso dell’incontro, avvenuto nell’ambito di una indagine conoscitiva, il vicepresidente del Piemonte ha lasciato agli atti un documento della Conferenza delle Regioni che, fra l’altro, fornisce dati e tabelle sull’ attuale presenza delle donne nelle Regioni e nelle Province autonome e nei diversi luoghi di decisione. Specificamente si fa riferimento al numero di Dirigenti e Direttrici regionali, di Presidenti e componenti dei Consigli di Amministrazione di enti strumentali regionali e di società a partecipazione regionale, nonché al numero di Direttrici di enti, aziende regionali, comprese le Asl e le Aziende Ospedaliere, e di società a partecipazione regionale.

>> Qui disponibile la Tabella relativa alla composizione delle Giunte regionali pubblicata sul portale Regioni.it.

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