Nucleare: Prestigiacomo, faremo le scelte con l’Europa

ROMA – La ”priorita’ e’ la salute e la sicurezza dei cittadini” e per questo ”faremo le scelte con l’Europa”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, al Question Time del 16 marzo scorso alla Camera rispondendo a due interrogazioni dell’Idv e del Pd.
E’ ”sbagliato e irresponsabile” prendere decisioni ”sulla spinta emozionale”, ha aggiunto, e questo non significa che i dati europei e della comunita’ internazionale ”non saranno presi in considerazione”.
”La tragedia avvenuta in Giappone ci insegna che il tema della sicurezza nucleare – ha aggiunto Prestigiacomo – non puo’ piu’ essere considerata una questione soltanto nazionale o regionale, o da affidare a singoli Stati. I rischi purtroppo delle conseguenze di un serio incidente non ricadono infatti su una singola comunita’ ma possono interessare piu’ Stati se non piu’ continenti. Per questo, dal Giappone in poi, va discusso, per quanto ci riguarda, come minimo, a livello europeo.
L’Italia, ha proseguito il ministro dell’Ambiente, Prestigiacomo, ”ha da subito manifestato attenzione e preoccupazione” per quanto accadeva in Giappone, ”mai sottovalutando” la situazione ”ed evitando al contempo di prendere decisioni sulla spinta emotiva”. ”In questo senso – ha sottolineato – vanno lette tutte le dichiarazioni del Governo secondo le quali l’Italia non modifica il proprio programma”.
”Mai – ha ribadito il ministro – saranno attuate politiche che possano mettere a rischio gli italiani. Per questo in Europa e con l’Europa faremo le scelte che saranno ritenute piu’ sicure e capaci di affrontare efficacemente l’esigenza energetica del nostro paese”. ”L’Italia – ha aggiunto – intende uniformarsi all’Europa e ogni scelta sul futuro energetico del nostro paese non potra’ che essere assunta all’interno delle decisioni comunitarie”.
”Cio’ che riteniamo importante – ha detto ancora Prestigiacomo – e’ sviluppare un dibattito serio e non emotivo sulle esigenze energetiche dell’Italia e quindi sui costi e sui rischi che ciascuna decisione comporta. Una discussione non ideologica e non legata alle convenienze politiche del momento perche’ non ci sono energie di destra o di sinistra, ma dobbiamo invece, possibilmente tutti assieme, programmare un futuro sicuro e sostenibile”.
”Non puo’ esserci un problema nucleare italiano come non puo’ esserci un problema solo francese, svizzero o tedesco. C’e’ una questione energetica globale all’interno della quale si inserisce l’opzione nucleare attuale o futura di gran parte dei paesi europei”, ha detto ancora il ministro.
”Diversa deve essere la reazione e diversa e’ la condizione politica di un paese che ha in esercizio una centrale magari, di generazione analoga a quella giapponese – ha detto Prestigiacomo – rispetto a un paese come il nostro dove e’ in corso un processo di rientro al nucleare ma non ha oggi centrali attive sul suo territorio”.
”E’ un problema serio – ha aggiunto – che riguarda Germania, Francia, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Bulgaria, Finlandia, Ungheria, Olanda, Romania, Russia, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Ucraina, per limitarmi alla sola Europa dove sono attive oggi 150 centrali. Nessuno dei paesi europei che ho citato, cui vanno aggiunti Stati Uniti, Messico, India, Cina, Argentina, Canada, ha annunciato l’intenzione di uscire dal nucleare ma esiste, comprensibilmente, in tutti l’esigenza in campo iniziative che puntano e verificare le condizioni di sicurezza”.
In merito alle ripercussioni energetiche delle rivolte in Africa: ”Siamo tutti consapevoli – ha sottolineato Prestigiacomo – della necessita’ di programmare il futuro energetico dell’Italia assicurando quell’autonomia che ci manca. Autonomia che passa necessariamente anche per un forte impulso alle fonti rinnovabili”.

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