Nella maggioranza lite sulla manovra

Fonte: Il Sole 24 Ore

ROMA – Legge di stabilità da oggi alla prova del voto della commissione bilancio della Camera. Ma nella maggioranza sale la tensione. «Se la prossima settimana sarà posta la fiducia sulla Finanziaria, Fli non parteciperà al voto», annuncia, Italo Bocchino, capogruppo dei finiani a Montecitorio. Fli intanto prosegue la sua battaglia in commissione Bilancio tornando alla carica sulla proroga immediata del bonus Irpef del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici e per ottenere maggiori risorse per la ricerca (su cui si veda l’articolo a pagina 7). Non solo. Anche all’interno dello stesso Pdl c’è stato chi come Pippo Fallica ha chiesto al governo 500 milioni da destinare all’Ambiente, per andare incontro alle richieste del ministro Stefania Prestigiacomo. Nella speranza che lo stesso Fallica ritiri la proposta, l’esecutivo ha stanziato nella legge di bilancio, sempre all’esame della V commissione, 35 milioni di euro per gli enti parco. Risorse giudicate ancora insufficienti dal dicastero guidato dalla Prestigiacomo. Resta, poi, ancora aperto il confronto sulla corretta ripartizione degli 800 milioni di euro con cui rifinanziare il fondo della finanziaria 2010 che destinava risorse, tra l’altro, alle scuole paritarie, all’erogazione dei libri di testo, al 5 per mille e all’autotrasporto. Il presidente della commissione bilancio, Giancarlo Giorgetti, alla fine ha preteso dal governo, come sollecitavano le opposizioni e non solo, la tabella con la corretta destinazione degli 800 milioni ripartiti voce per voce. L’ultima soluzione proposta ? su cui la commissione si è però aggiornata a stamattina ? prevedeva 150 milioni per le scuole paritarie e 100 milioni per il finanziamento del 5 per mille, rinviando ai futuri dpcm l’assegnazione alle altre voci. In tutto in Commissione sono arrivati 150 subemendamenti, 12 dei quali presentati dai finiani. A non superare il banco di prova delle ammissibilità sono stati gli articoli aggiuntivi del maxiemendamento ritenuti ordinamentali e dunque in contrasto con i limiti della nuova legge di contabilità. Tra questi l’articolo 2 con cui veniva rivisto l’accordo bonario e l’abolizione dell’arbitrato nei contratti pubblici. Nessuna chance per l’articolo 3 sulla semplificazione dei contratti pubblici e il 4 con le nuove semplificazioni in materia di urbanistica ed edilizia. Misure che il ministro Roberto Calderoli ha promesso di recuperare prossimamente. Bocciata anche la norma sul contrasto alle frodi assicurative. Salvo, invece, solo grazie a una più attenta lettura della relazione tecnica al maxiemendamento, il pacchetto sui giochi con la lotta all’evasione e la stretta sul gioco illegale, nonché nuove sanzioni anche nei confronti di chi fa partecipare ai giochi minori di 18 anni.

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