Nasce la grande utility Hera/Acegas-Aps

Fonte: Italia Oggi

Via libera dell’assemblea dei soci di Hera all’operazione che, attraverso l’incorporazione di Acegas-Aps (Trieste e Padova), porterà alla nascita di un campione nazionale dell’energia elettrica. Se l’operazione andrà in porto, la Cassa depositi e prestiti entrerà nel capitale con una quota del 5,6%. A favore della fusione si sono espressi azionisti che rappresentano il 99,96% del capitale sociale. Il nuovo conglomerato potrà contare su un valore della produzione superiore a 4,5 miliardi di euro, un ebitda di oltre 750 milioni e un utile netto intorno a 140 milioni. Sarà inoltre il principale player italiano del trattamento rifiuti.
Il presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, ha ricordato l’importanza delle fusioni per la storia del gruppo, lasciando spazio ad analoghe operazioni anche in futuro: «Le aggregazioni sono una delle leve di crescita e, ogni volta che si riproporrà una situazione idonea, ci riproveremo». A chi gli domandava cosa avesse spinto il Fondo strategico italiano della Cdp a decidere di entrare nel capitale post fusione Hera/Acegas-Aps, Tommasi ha risposto: «Cdp non voleva il monobusiness; inoltre, ha valutato anche la nostra posizione complessiva debitoria, che era uno dei prerequisiti. Senza contare che, se non avessimo avviato questa operazione con Acegas, neppure noi avremmo avuto i requisiti richiesti dalla Cassa, a cui piace questo nostro atteggiamento di crescere a piccoli passi, per aggregazioni».
Per quanto riguarda la composizione del cda, entreranno l’ex a.d. delle Generali, Giovanni Perissinotto, e l’attuale a.d. di Acegas-Aps, Cesare Pillon.

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