Multiutilities verso la fusione

Fonte: Il Sole 24Ore

Mentre sul trasporto pubblico locale si abbatto i tagli, i Comuni veneti si interrogano sul futuro delle aziende municipalizzate alla luce della svolta liberalizzatrice del governo. L’articolo 4 della Finanziaria prevede infatti incentivi (fino ad arrivare a deroghe sul patto di stabilità) a quei municipi che sceglieranno l’esternalizzazione e la messa sul mercato delle società in house. L’obiettivo sembra riscuotere consenso tra le amministrazioni venete. In particolare si sta ragionando su fusioni tra utilities, che permettano in futuro di stare più solidamente sul mercato. Ma non mancano le perplessità: «Non si può obbligare i municipi a vendere le aziende pubbliche tutte nello stesso momento, con una scadenza rigida. È chiaro che chi compra sarà in grado di spuntare un prezzo molto basso», si fa sapere dal Comune di Padova. «La nostra strategia per ora è quella di arrivare ad una fusione tra Aim ed Ftv, attualmente di proprietà della Provincia ? dice l’assessore al Bilancio di Vicenza, Umberto Lago ? ma sulle tappe del percorso siamo cauti. Non è detto che si possa obbligare i comuni a vendere asset di questo tipo. Sulla questione pende un ricorso alla Corte costituzionale». Anche a Treviso si arriverà presto ad una fusione tra Actt, La Marca e Atm di Castelfranco. Ma come arrivare ad indire le gare nelle condizioni migliori per l’interesse pubblico? «Stiamo cercando di condividere un piano industriale di efficientamento del servizio insieme alla Provincia. Dobbiamo arrivare a realizzare un bacino provinciale, che potrebbe farci risparmiare fino al 20% dei costi ? dice l’assessore alla Mobilità di Rovigo, Franco Berti ?. La concorrenza porta un servizio più efficiente, per questo sto insistendo per creare le condizioni per arrivare a fare una gara già nella prossima primavera. Anche realizzando un accordo con la Regione in modo che gli interventi siano calibrati sul costo effettivo del servizio.

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