Mobilità ed eccedenze nella p.a.: la risposta del Ministro Brunetta al Question Time di oggi

Nel corso del Question Time tenutosi il 28 settembre scorso nell’aula di Montecitorio, il deputato della Lega Nord Padania Pierguido Vanalli ha chiesto al Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta di conoscere i dati numerici ripartiti per Regione delle eccedenze di personale ai sensi degli artt. 33 e ss. del decreto legislativo n. 165/2001 e quanti, in caso di mancata dichiarazione di eccedenza, i procedimenti per danno erariale avviati.
“In via preliminare – ha risposto il ministro Brunetta – si fa presente che il personale in disponibilità (dichiarato in eccedenza a conclusione della relativa procedura) è iscritto in due distinti elenchi. Il primo per le amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo e per gli enti pubblici non economici nazionali, gestito dal Dipartimento della funzione pubblica, nel quale ad oggi sono inseriti soltanto tre segretari comunali. Il secondo, per le altre amministrazioni, tenuto dalle strutture regionali e provinciali competenti le quali hanno l’obbligo di trasmettere i relativi dati al Dipartimento della Funzione pubblica. Al riguardo, si segnala che non tutte le regioni presentano situazioni di personale in disponibilità e che il fenomeno, laddove presente, è circoscritto complessivamente a poche unità di personale, ad eccezione della Regione Campania che presenta (sulla base degli atti in nostro possesso, che andrebbero comunque attualizzati) un numero di unità pari a circa sessanta, di cui otto dirigenti.
Il Dipartimento della Funzione pubblica, in relazione alle proprie attribuzioni – ha continuato Brunetta – non ha modo di riscontrare la sussistenza di casi di eccedenza di personale non dichiarati. Per tali casi, ove esistenti, l’obbligo di avvio di procedimenti per giudizio di responsabilità per danno erariale ricade in capo agli organi di vertice o di controllo di ciascuna amministrazione. Peraltro, è in corso un’attività di monitoraggio del fenomeno a seguito dei recenti interventi normativi di potenziamento dello strumento della mobilità inseriti nelle ultime manovre finanziarie, potenziamento che si rende necessario per ragioni di economicità ed efficienza, di razionale utilizzo delle risorse, di ottimizzazione della distribuzione delle stesse anche come possibile conseguenza degli interventi di riduzione degli assetti organizzativi. Tali interventi, infatti, potranno causare un incremento del fenomeno in argomento, con il possibile aumento del numero di personale inserito negli elenchi di disponibilità.
Si segnala, inoltre, che, in relazione alle riduzioni di dotazioni organiche di personale, in deroga a quanto previsto dall’articolo 33 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, le unità di personale eventualmente risultanti in soprannumero all’esito delle riduzioni non costituiscono eccedenze ai sensi del citato articolo 33 e restano temporaneamente in posizione soprannumeraria, nell’ambito dei contingenti di ciascuna area o qualifica dirigenziale. Le posizioni soprannumerarie si considerano riassorbite all’atto delle cessazioni, a qualunque titolo, nell’ambito della corrispondente area o qualifica dirigenziale”. Il ministro Brunetta ha concluso osservando che “tale ultima misura di salvaguardia, che ha evitato la messa in disponibilità di personale appartenente alle amministrazioni centrali, non è stata tuttavia riproposta dagli ultimi provvedimenti di legge, recanti manovre di finanza pubblica, in occasione delle previste ulteriori riduzioni di dotazioni organiche”.

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