Mini-premio per le case date ai figli

Fonte: Il Sole 24 Ore

Un occhio di riguardo per le case concesse in uso gratuito ai figli, sulla linea del Dl Imu 102/2013 dell’estate scorsa (che consente di equiparare queste abitazioni a quella principale) e poche altre agevolazioni. Per il resto degli immobili, le aliquote deliberate dai Comuni tendono a crescere, o quantomeno – in attesa dell’evoluzione normativa sulla materia – a confermare il prelievo del 2012. Ecco alcune delle ultime decisioni.

Enna
Tra gli ultimi Comuni ad aver deliberato c’è Enna, che ha confermato per il 2013 le aliquote già in vigore: 0,4% per la prima casa e 0,86% per tutte le altre principali categorie. Solo dal 2014, l’aliquota si abbasserà per le case in comodato d’uso gratuito ai figli: «A dicembre pubblicheremo un bando – spiega il sindaco Rino Agnello – che si chiuderà il prossimo 30 marzo, per raccogliere le domande di chi dà la casa in comodato gratuito ai figli: in base alle risorse disponibili e al numero di domande, abbasseremo l’aliquota o potremo addirittura esonerare i proprietari dal pagamento dell’Imu».

Nuoro
Anche Nuoro ha deciso di destinare i suoi sforzi alle prime case cedute in comodato d’uso a parenti di primo grado. Mentre le aliquote per le seconde case sfitte sono salite dello 0,1%, infatti, il regolamento approvato dall’amministrazione sarda prevede l’esenzione totale dall’imposta per le case date in comodato ai parenti stretti. Ma si dovrà prima sciogliere il nodo dei trasferimenti statali, per capire quanto denaro il Comune avrà a disposizione. «Nella delibera – spiegano dall’ufficio tributi – abbiamo condizionato l’esenzione all’entità del trasferimento. In questo momento non siamo in grado di prevedere l’esenzione piena». Se le risorse a disposizione non dovessero bastare, dunque, l’idea è quella di concedere un’esenzione ridotta.

Imperia
Allineandosi a quanto già previsto in molti altri Comuni fin dal 2012, Imperia ha equiparato all’abitazione principale l’immobile posseduto da anziani che prendono la residenza in una casa di cura.

Como
A Como, Comune parzialmente montano, è prevista in base alla normativa nazionale l’esenzione dall’Imu per tutti i terreni agricoli e i fabbricati rurali strumentali, mentre sull’abitazione principale si applica l’aliquota dello 0,3 per cento.

Le città in crisi

A Foggia sono state aumentate al massimo tutte le aliquote dopo che, a febbraio, il Comune ha aderito al fondo rotativo anti-dissesti del Governo: sulla prima casa, in particolare, l’innalzamento è stato dallo 0,55% allo 0,6 per cento. Stessa situazione a Caltanissetta e a Caserta, enti che hanno dichiarato dissesto finanziario e sono tenuti per cinque anni ad applicare le aliquote massime previste per legge.

Roma
In buona parte delle città capoluogo di provincia, la tendenza è quella di confermare le aliquote del 2012, mentre sono allo studio le nuove norme. È stato così a Roma, dove la giunta ha già approvato il nuovo regolamento, che dovrà passare al vaglio dell’Assemblea capitolina nei prossimi giorni.

Terni
Anche a Terni la delibera con le nuove aliquote Imu è ancora in corso di approvazione, ma potrebbe aumentare dello 0,1% l’aliquota delle case a disposizione (da 0,96% a 1,06%) e diminuire dallo 0,96% allo 0,76% quella relativa alle case concesse in comodato d’uso per i parenti di primo grado. Anche le aliquote per i canoni concordati dovrebbero passare dallo 0,55% allo 0,65 per cento.

Varese
L’amministrazione di Varese ha invece deliberato il 14 novembre anche se – fanno sapere dall’ufficio tributi del Comune – qualcosa potrebbe ancora cambiare nei prossimi giorni. Secondo la delibera, l’abitazione principale subirà un aumento dallo 0,45% del 2012 allo 0,58% del 2013. Le altre aliquote rimarranno ferme allo 0,83%, a eccezione degli immobili a uso abitativo dati in affitto con canone concordato (0,45%).

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