Meno abitazioni rurali in catasto

Fonte: Italia Oggi

Il 2009, nel settore residenziale, ha visto un calo delle abitazioni rurali iscritte al catasto. Cioè quelle appartenenti alla categoria A6. Il crollo è stato di 25.690 unità. Lo rileva l’Agenzia del territorio, che ieri ha diffuso un report sulle statistiche catastali, così come censito nella banca dati del Catasto edilizio urbano al 31 dicembre 2009. Secondo l’Agenzia, anche le abitazioni popolari (categoria A4) e le abitazioni ultrapopolari (categoria A5), hanno subito un calo. Ma se per la categoria A4 si tratta di una riduzione contenuta (- 687 unità), la categoria A5, invece, è stata falcidiata: – 33.772 unità, in un solo anno. Il motivo è presto detto. Per queste ultime due categorie residenziali, la diminuzione di classificazioni catastali è da imputare all’attuazione dell’art. 1, comma 336, della legge 311/2004 (la Finanziaria 2005), che ha imposto ai titolari degli immobili la riclassificazione degli stessi, quando, per intervenute variazioni edilizie, tali unità immobiliari non fossero più coerenti al classamento catastale a cui erano iscritti. Per quanto riguarda, invece, le abitazioni rurali, il calo di 25.690 unità abitative tra quelle iscritte alla categoria A6, è dovuto, secondo il Territorio, all’applicazione dell’art. 2 comma 36, del decreto legge 262/2006, convertito nella legge 286/2006. Questa norma ha affidato al Territorio il compito di individuare i fabbricati iscritti al catasto terreni per i quali sono venuti meno i requisiti per il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali. Ma agli 007 dell’Agenzia ha affidato anche una missione: scovare gli immobili fantasma, cioè quelli che non risultano dichiarati al catasto. Si tratta di un’attività di monitoraggio, condotta sulla base delle informazioni fornite da Agea, ricavate tramite verifiche amministrative, telerilevamento e sopralluoghi sul terreno. Attività che l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura normalmente svolge nell’ambito dei propri compiti istituzionali. Così, dall’incrocio dei dati Agea con quelli del Territorio sono stati individuati i fabbricati iscritti al catasto terreni per i quali sono venuti meno i requisiti di ruralità ai fini fiscali, nonché quelli non dichiarati al catasto. Quindi, è stato chiesto ai titolari degli immobili di mettersi in regola entro tre mesi, presentando gli atti di aggiornamento catastale. A pena di sanzioni. Tutto ciò ha comportato la variazione della classificazione delle unità abitative – prima classate nelle categorie A4, A5 e A6 – in categorie catastali di maggior pregio quali A2 (abitazioni civili) ed A3 (abitazioni economiche). Il Vip. Il Territorio ha individuato per ogni tipologia d’immobile il Vip (Valore imponibile potenziale) ai fini Ici: il Vip (definito in euro) è stato calcolato in base ai criteri normativi che stabiliscono le modalità di determinazione della base imponibile dell’Imposta comunale sugli immobili. Tenendo conto che il legislatore ha recentemente abolito l’Ici per le unità abitative adibite ad abitazione principale. Bene, il Vip complessivo censito dal Territorio nel 2009 ammonta a 2.715 miliardi di euro, di cui il 59,48% circa è relativo alle abitazioni, mentre il 18,18% è relativo al gruppo D (immobili speciali destinati in prevalenza alle attività produttive). E secondo il Catasto è sempre nel nord del paese, che si concentra più del 50% del Vip complessivo. Il termometro complessivo. In base ai dati censiti, il Territorio ha calcolato il numero di unità immobiliari, suddivise per categorie catastali. Inoltre, per le tipologie residenziali (la cui consistenza catastale è espressa in vani), ha calcolato anche la superficie delle unità immobiliari, utilizzando i criteri definiti nel dpr 138/98. Il risultato è che lo stock complessivo di immobili censiti nel 2009 ammonta a 65,8 milioni di unità; più del 49% di queste sono abitazioni (gruppo A). Il 50% è concentrato nelle regioni del Nord. E, a conti fatti, avverte l’Agenzia del territorio, rispetto allo stock totale del 2008 c’è un aumento del 2,3% di unità immobiliari a livello nazionale.

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