Manovrina 2017: Corte dei conti in audizione in Commissione Bilancio

La Corte dei conti è stata ascoltata dinnanzi alle commissioni congiunte Bilancio della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica nell’ambito delle Audizioni informali sulle misure correttive di cui al decreto legge n. 50 del 2017, recante “disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo” (c.d. “Manovrina 2017”).
Si tratta di un provvedimento corposo, composto da 67 articoli e circa 250 commi. Motivi di tempo comportano di concentrare l’attenzione sulle misure che hanno maggiori effetti finanziari diretti.

Manovrina 2017: Corte dei conti, la premessa al documento

Come recita la premessa al documento della Corte dei conti  (Sezioni riunite in sede di controllo) del 5 maggio 2017 “L’antefatto dell’intervento è costituito, come è noto, da una esplicita richiesta della Commissione Europea: nelle ultime Winter Forecast (febbraio 2017) la Commissione rilevava un avvicinamento dell’Italia al suo Obiettivo di Medio Termine (OMT) più lento di quello annunciato dal Governo; si configurava così, oltre al mancato rispetto della regola del debito, il rischio di una deviazione significativa per il 2017. La Commissione ha quindi richiesto al nostro Paese uno sforzo fiscale di carattere strutturale pari ad almeno 0,2 punti, quale segnale di una ripresa del percorso verso l’OMT. L’assenza di un tale intervento, secondo la Commissione, si potrebbe ripercuotere sulla valutazione relativa al 2016, tenuto conto che una parte della cosiddetta flessibilità per tale anno era stata accordata subordinatamente ad una ripresa dello sforzo fiscale nel 2017. Il provvedimento di urgenza all’esame delle Camere intende rispondere a tali esigenze.  Le valutazioni della Corte sul presente decreto sono strettamente correlate a quanto già espresso nel corso della recente audizione sul Documento di Economia e Finanza per il 2017.
Con il DEF, e con le risoluzioni Parlamentari di approvazione, l’Italia ha intrapreso un percorso di finanza pubblica impegnativo e severo. In particolare nel 2018, rispetto all’anno in corso, la riduzione dell’indebitamento, e in specie dell’indebitamento strutturale, assumerà valori elevati, che hanno pochi confronti nel passato recente. Detta riduzione è in larga misura già iscritta negli andamenti tendenziali, ma ciò avviene perché quegli andamenti fanno affidamento su ingenti clausole di salvaguardia. E’ essenziale, quindi, che l’impegno di riduzione dell’indebitamento sia mantenuto, scegliendo un mix ritenuto più efficace tra una disattivazione, anche non completa, delle clausole ed eventuali misure di contenimento della spesa che riducano il perimetro dell’intervento 4 Corte dei conti Audizione pubblico, integrate, ove necessario, da un più esteso ricorso a una diversificazione negli accessi alle prestazioni”.

>> CONSULTA IL DOCUMENTO RELATIVO ALL’AUDIZIONE CONTENENTE IL FOCUS SU TUTTE LE DISPOSIZIONI DELLA MANOVRINA 2017.

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