Le infrastrutture sull’ottovolante

Fonte: Italia Oggi

Stanziati quasi 5 miliardi di risorse per le infrastrutture da oggi al 2016; istituzione dei fondi immobiliari chiusi per la valorizzazione dei beni immobiliari gestiti attraverso una apposita società di gestione del risparmio; tre per cento del fondo infrastrutture destinato ai beni culturali; norme processuali più snelle per gli interventi dell’Expo 2015. Sono queste alcune delle più rilevanti novità che riguardano il settore delle infrastrutture e dell’immobiliare. Rifinanziamento Fondo infrastrutture. Sul piano delle risorse il governo viene incontro alle richieste dei costruttori dell’Ance, avanzate anche durante gli Stati generali delle costruzioni, e stanzia 4,9 miliardi per le infrastrutture fino al 2016. L’operazione passa attraverso il rifinanziamento del Fondo infrastrutture della legge 133/08 per 4.930 milioni (930 nel 2012 e un miliardo l’anno fino al 2016). Parte di queste risorse arriveranno, con tutta probabilità, dalla revoca, anch’essa prevista nella manovra, dei finanziamenti assegnati dal Cipe fino a tutto il 2008, sia per la realizzazione, sia per la progettazione delle opere comprese nel programma della cosiddetta Legge Obiettivo. Le risorse che verranno recuperate riguarderanno opere e progetti per i quali non sia stato emanato il decreto interministeriale di autorizzazione e non sia stato pubblicato il bando di gara. Verranno inoltre revocati anche i finanziamenti assegnati e autorizzati, sempre per lavori e progettazioni, per i quali i soggetti beneficiari non abbiano assunto obbligazioni giuridicamente vincolanti, non abbiano bandito la gara per l’aggiudicazione del contratto di mutuo o non abbiano chiesto al ministero delle infrastrutture il pagamento delle quote annuali. Sarà il dicastero di Porta Pia ad individuare i finanziamenti revocati che affluiranno in un apposito fondo e sarà successivamente il Cipe a stabilire la nuova destinazione delle risorse (e dovrebbe trattarsi di qualche miliardo di euro). Sgr e fondi immobiliari chiusi. La manovra prevede l’istituzione di una società di gestione del risparmio finalizzata a istituire fondi di investimento chiusi per valorizzare o dismettere gli immobili pubblici. Nella manovra economica si prevede che il ministero dell’economia costituisca una società di gestione del risparmio avente capitale sociale pari a due milioni per l’istituzione di uno o più fondi d’investimento al fine di partecipare in fondi d’investimento immobiliari chiusi promossi da regioni, province, comuni anche in forma consorziata ed altri enti pubblici ovvero da società interamente partecipate dai predetti enti, al fine di valorizzare o dismettere il proprio patrimonio immobiliare disponibile. Nei fondi potranno essere possono essere apportati, beni immobili e diritti, sulla base di progetti di utilizzo o di valorizzazione approvati con delibera dell’organo di governo dell’ente, previo esperimento di procedure di selezione della Società di Gestione del Risparmio, tramite procedure di evidenza pubblica. Le proposte di valorizzazione potranno essere presentate anche da soggetti privati. Ai fondi potrà partecipare anche la Cassa depositi e prestiti ed è previsto che il venti per cento del piano di impiego dei fondi disponibili da parte degli enti di natura assicurativa o previdenziale, per gli anni 2012, 2013 e 2014 dovrà essere destinato alla sottoscrizione delle quote dei fondi. Beni culturali e Expo 2015. La manovra prevede anche che una quota fino al tre per cento, delle risorse del Fondo per le infrastrutture, sia assegnata, a partire dal gennaio 2012, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica con delibera del Cipe, alla spesa per la tutela e gli interventi a favore dei beni e le attività culturali. L’assegnazione della predetta quota è disposta dal Cipe, su proposta del ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti e con il ministro dell’economia e delle finanze. Il ministro per i beni e le attività culturali presenterà al Cipe una relazione annuale sullo stato di attuazione degli interventi finanziati a valere sulle risorse già destinate. Per gli interventi per l’Expo 2015 la manovra prevede che siano applicate le norme processuali del nuovo processo amministrativo al fine di snellire il contenzioso soprattutto nella fase cautelare (in cui si chiede la sospensione del provvedimento dell’amministrazione).

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