Le circoscrizioni a mani vuote dopo il gettone perdono i fondi

Fonte: Repubblica, Torino

L’erba dei giardini di quartiere potrebbe crescere senza che nessuno la tagli e gli anziani potrebbero dover rinunciare ad attività e gite sociali che per molti sono l’unica occasione per uscire di casa e ai servizi di aiuto domiciliare su segnalazione delle assistenti sociali. Le attività sportive per i disabili sono a forte rischio e anche corsi extra-didattica per le scuole. Certamente da dimenticare le luci di Natale fuori dal centro e così anche le iniziative a sostegno del commercio di quartiere. La manovra finanziaria che per il momento ha costretto il Comune ad imporre alle circoscrizioni il congelamento del budget all’80 per cento colpisce duramente i dieci macro-quartieri di Torino. I presidenti sono sul piano di guerra, chiedono un incontro a breve con il sindaco Chiamparino (e non con i suoi assessori com’è avvenuto finora) e annunciano manifestazioni di protesta in caso di risposta negativa. Il coordinatore dei presidenti, Mario Cornelio Levi, ha pronta una richiesta di incontro urgente con il sindaco e oggi proporrà a tutti i colleghi una lettera ad associazioni e scuole perché siano consapevoli che ogni attività può essere abolita. «Nonostante le dichiarazioni dell’assessore al bilancio sulla natura cautelare del provvedimento – scrive – non possiamo nasconderci che questa misura viene a sommarsi all’eliminazione dei rimborsi per i consiglieri e aggrava una situazione già al limite di rottura». Oggi è anche previsto un incontro con i dirigenti dell’asses-sorato al welfare per discutere del futuro dei Peps, i piani per la salute, un capitolo che in questa situazione in cui anche la Regione ha diminuito i contributi al Comune di 12 milioni, appaiono sempre più iscritti nel libro dei sogni. Fatti i conti, molte circoscrizioni non hanno più una lira a disposizione. A metà luglio, il tetto dell’80 per cento è già esaurito. È terminato il budget della 2 (Mirafiori sud e Santa Rita) e il presidente Andrea Stara dice che il blocco per lui si traduce in 180 mila in meno: «Devo sospendere tutte le gite sociali già deliberate». La quinta circoscrizione di Paola Bragantini calcola un taglio di 258mila: «Ho ancora un 5 per cento del budget, ma certo sono briciole». Michele Paolino, presidente della terza (San Paolo) è stato più previdente e ha ancora un 10 per cento a disposizione. In totale, il blocco pesa per 240mila euro in meno: «Una situazione senza dubbio grave, di certo saltano le luci di Natale e i laboratori delle scuole».

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