La Tares trova il bollettino per il pagamento

Fonte: Il Sole 24 Ore

Approvato il modello di bollettino di conto corrente postale per il versamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares). Sulla «Gazzetta Ufficiale» 116 del 20 maggio 2013 è stato infatti pubblicato il decreto del ministero dell’Economia 14 maggio 2013 di approvazione. Del modello F24 e dei relativi codici tributo, invece, ancora nessuna traccia.
Il bollettino postale riporta un unico conto corrente, valido per tutti i comuni del territorio nazionale, con intestazione obbligataria “Pagamento Tares”. Le somme incassate sono riversate dalle Poste alla struttura di gestione dell’Agenzia delle Entrate unitamente alle informazioni di dettaglio contenute nel bollettino. La struttura di gestione, a sua volta, accredita agli enti le somme spettanti, precisando che il tributo e la maggiorazione sono accreditati ai Comuni, mentre la tariffa è accreditata al soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
Il decreto ministeriale tiene anche conto del particolare regime introdotto dal Dl 35/2013, prevedendo che per il solo 2013 la maggiorazione è riservata allo Stato e, se deliberato dal Comune, il tributo può essere accreditato al soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
La struttura di gestione tramette ai Comuni, con cadenza settimanale e attraverso il canale telematico Siatel v.2.0-Puntofisco, i flussi informativi contenenti i dati analitici dei versamenti eseguiti dai contribuenti e gli estremi delle operazioni di accreditamento. I Comuni, a loro volta, dovranno indicare sul canale Siatel il codice Iban e l’intestazione dei conti sui quali far accreditare le somme riscosse. Poste Italiane sarà comunque tenuta a conservare le immagini dei bollettini di versamento.
Per quanto riguarda i termini di versamento il decreto indica le quattro rate trimestrali previste dalla legge (gennaio, aprile, luglio e ottobre) evidenziando però che i comuni hanno la facoltà di variare la scadenza e il numero delle rate di versamento. L’articolo 4 del decreto precisa che i contribuenti dovranno effettuare il pagamento a partire dal 1° giorno ed entro il 16° giorno di ciascun mese di scadenza delle rate. Questa tempistica non convince perché non trova alcun riscontro diretto nella normativa primaria che affida alla potestà regolamentare del Comune la scelta del numero delle rate e delle loro scadenza, cosicché se un Comune ha già deliberato, ad esempio, il pagamento della prima rata entro il 30 giugno, questa dovrà essere pagata entro tale data e non entro il 16 giugno.
L’articolo 5 prevede, al fine di semplificare gli adempimenti dei contribuenti, la possibilità per il Comune, o per il soggetto affidatario del servizio dei gestione dei rifiuti urbani, di inviare ai contribuenti i bollettini precompilati con gli importi del tributo, della tariffa e della maggiorazione.
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L’adempimento

01|IL BOLLETTINO
Con decreto pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» 116 del 20 maggio 2013 è stato approvato il bollettino postale per il pagamento della Tares. Il bollettino, con conto corrente unico a livello nazionale, dovrà essere usato per il pagamento del tributo, della maggiorazione e della tariffa corrispettivo, se deliberata dal Comune

02|I PAGAMENTI
Per quanto riguarda i termini di versamento, il decreto pubblicato ieri indica le quattro rate trimestrali previste dalla legge. Quindi gennaio, aprile, luglio e ottobre. Lo stesso provvedimento evidenzia, però, che i Comuni hanno la facoltà di variare la scadenza e il numero delle rate di versamento. L’articolo 4 del decreto precisa che i contribuenti dovranno effettuare il pagamento a partire dal 1° giorno ed entro il 16° giorno di ciascun mese di scadenza delle rate

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