La Regione scommette sul business delle crociere

Fonte: Il Sole 24 Ore

SASSARI – La Sardegna guarda con attenzione all’evoluzione dello scenario mediterraneo. Il conflitto libico e le tensioni negli altri Paesi del Nordafrica e del Medio Oriente potrebbero dirottare importanti flussi turistici. «Al momento non possiamo fornire delle previsioni coerenti – afferma l’assessore regionale al Turismo, Luigi Crisponi -. La situazione è complessa perché il conflitto in Libia investe anche l’Italia. Le tensioni belliche normalmente rallentano i flussi turistici e anche in questo caso condizionano possibili valutazioni». D’altra parte la Sardegna raccoglie un’eredità pesante, per cui «il condizionale è d’obbligo dal momento che – ricorda Crisponi -, l’Isola ospita basi aeree Nato che potrebbero essere usate nel corso delle operazioni». Però le rinunce all’area nordafricana possono costituire anche una opportunità da cogliere. E la Sardegna ha messo in campo per il 2011 un piano sostanzioso. Per il settore turistico la Regione ha stanziato 70 milioni che vanno a sommarsi ai 20 milioni di fondi Por (Programma operativo regionale). A questi 90 milioni si aggiungono circa quattro milioni dell’agenzia regionale Sardegna Promozioni. L’Isola, in questi anni, ha registrato flussi turistici in linea con le previsioni dell’aumento di un punto percentuale ogni anno e per tre anni del peso del settore turistico nel Pil isolano. Se il 2009 ha portato 11 milioni e 800mila presenze, lo scorso anno c’è stato un calo a 11 milioni e mezzo dettato, come precisa Crisponi, dalla crisi economica che ha investito tutta Europa. «Sono mancati all’appello molti francesi, tedeschi e inglesi, non dimentichiamo che il 30% delle presenze in Sardegna è internazionale». E le previsioni per quest’anno? «Puntiamo comunque a 12 milioni di persone: le 300mila che abbiamo perso lo scorso anno con un incremento di altre 200mila unità. Il momento giusto per le stime – precisa l’assessore – sarà la settimana prepasquale». Intanto ai primi del mese c’è stata la convocazione, da parte del presidente Ugo Cappellacci, di un tavolo tecnico tra Regione, assessorato al Turismo e ai Trasporti e compagnie marittime, per affrontare le questioni inerenti ai collegamenti da e per la Sardegna, con particolare riguardo alle tariffe e agli aspetti commerciali e promozionali. Allo stato attuale, i tour operator riposizionano i flussi turistici dal Nordafrica e a fornire un plus alla regione c’è anche il recente spostamento delle rotte crocieristiche verso il Nord del Mediterraneo. Una molla per la Sardegna che ha anticipato di un mese l’apertura della stagione turistica (primo scalo l’8 marzo), il porto di Olbia vedrà l’arrivo di circa 10 navi Ibero Cruceros, mentre Cagliari attende quasi 30 attracchi Costa Crociere. «Al momento però – precisa Paolo Piro, presidente dell’Autorità portuale del Nord Sardegna – non siamo in grado di definire un calendario accosti definitivo, cosa che solitamente avviene a fine febbraio». L’incertezza anche in questo caso è dettata dal conflitto libico che «vedrà lo spostamento e il posizionamento di flotte militari sul versante meridionale del Mediterraneo, costringendo le compagnie crocieristiche a una revisione radicale degli itinerari a favore – conclude Piro -, della parte Centro-Nord del Tirreno».

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