La nuova disciplina degli appalti pubblici dopo il correttivo

È stato pubblicato in interessante documento redatto dal Consiglio Nazionale del Notariato intitolato “La nuova disciplina dell’appalto pubblico dopo il correttivo: profili di interesse notarile”. Si tratta di uno studio del Consiglio Nazionale del Notariato (studio n. 588-2016/C) che contribuisce a delineare in maniera nitida le novità introdotte nel sistema degli appalti pubblici dal correttivo (d.lgs. 19 aprile 2017, n. 56, recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”).
Ecco come recita l’abstract posto in apertura di studio: “A quasi un anno dalla emanazione del decreto legislativo n. 50 del 2016 – che ha riscritto il codice degli appalti pubblici secondo le Direttive comunitarie nn. 23, 24 e 25 del 2014 – il Governo si è avvalso della facoltà concessa dall’art. 1, comma 8, della legge delega n. 11/2016, adottando disposizioni integrative e correttive al codice degli appalti. Il decreto correttivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 maggio 2017 (d.lgs. 19 aprile 2017, n. 56 recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”), si compone di 131 articoli e contiene oltre 400 modifiche al codice degli appalti, modellando, a volte in maniera incisiva, l’impianto delineato dal legislatore del 2016. Lo studio si propone di offrire una guida alla lettura del rinnovato sistema degli appalti pubblici, delineando gli istituti rilevanti e le novità giurisprudenziali, con particolare riguardo alla funzione notarile. In tale prospettiva, risulta oggetto di peculiare approfondimento non solo la disciplina relativa allo svolgimento della procedura di appalto ma, soprattutto, quella concernente la stipula del contratto e le vicende ad essa successive”.

>> CONSULTA LO STUDIO DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO n. 588-2016/C.

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