Il programma dei controlli della Corte dei conti per il 2017 sugli Enti locali

A cura di Paola Morigi

La Corte di conti nei giorni scorsi ha reso noto il testo della deliberazione n. 17/SSRRCO/INPR/2016 avente per oggetto Programmazione dei controlli e delle analisi della Corte dei conti per l’anno 2017, impostata ai sensi dell’art. 5, comma 1, del Regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte stessa(1).
Si tratta di una deliberazione, adottata dalle Sezioni riunite in sede di controllo, con la quale annualmente si definisce il programma delle verifiche da effettuarsi da parte delle diverse Sezioni, seguendo linee di indirizzo comuni.

Anche se il documento ha carattere generale, riferendosi ai controlli che andranno effettuati sui ministeri, sulle Regioni, sugli Enti locali e loro organismi partecipati, risulta utile la sua lettura perché dal suo esame si comprendono le logiche che saranno seguite (anche dalle Sezioni regionali) nelle possibili richieste di dati.
Le Sezioni riunite della Corte, partendo dall’analisi del difficile contesto internazionale nel quale si sta operando – si parla di economie che corrono seri rischi deflazionistici, in un quadro che si modifica continuamente per i fenomeni migratori e i frequenti episodi terroristici – e della difficile situazione italiana – alle prese ancora con i riflessi della crisi economica e del sisma dell’agosto scorso – non intendono effettuare forme di controlli “fini a se stessi” ma contribuire al monitoraggio sull’efficacia delle misure intraprese, per fornire al Parlamento e al Governo elementi di analisi utili per ricalibrare, se necessario, i diversi interventi.

Il programma dei controlli della Corte dei conti per il 2017

L’ingente debito pubblico formatosi nel corso degli anni impone analisi che, anche in continuità con quanto effettuato nel passato, vadano ad effettuare:

  • un monitoraggio periodico, anche in corso d’opera, su grandi interventi;
  • una analisi sui progressi realizzati nella centralizzazione degli acquisti, anche in termini di concreti risparmi;
  • una verifica sulla effettiva riduzione dei tempi di pagamento ai fornitori, in linea con le direttive comunitarie emanate in materia;
  • una analisi sui debiti fuori bilancio.

A queste verifiche poi si aggiungeranno anche indagini nuove, in relazione alla realizzazione del programma di investimenti pubblici che è stato promosso e al censimento sul patrimonio immobiliare, per capire se si cerca di utilizzarlo in maniera ottimale.
È intendimento della Corte dei conti migliorare i propri strumenti di controllo rendendoli “più fini e mirati” rispetto agli automatismi del passato, non solo per monitorare l’andamento della spesa, ma per cercare anche di misurare l’efficacia reale dei interventi pubblici.
Saranno poi analizzate con un’attenzione particolare alcune “politiche”, ovvero le spese destinate a previdenza, sanità ed assistenza. In relazione a quest’ultima voce non si esclude che dati particolari vengano richiesti agli enti locali più coinvolti con il fenomeno dell’accoglienza dei migranti.
Nel documento programmatico della Corte dei conti è dedicata attenzione alla Sezione delle autonomie locali che tra l’altro fornisce il necessario supporto operativo alle Sezioni regionali di controllo in ordine agli schemi di bilancio derivanti dall’applicazione dell’armonizzazione contabile e, di riflesso, anche a numerosi enti ed organismi partecipati che vanno a comporre la finanza pubblica locale. La Sezione autonomie locali, direttamente o attraverso le Sezioni regionali di controllo, dovrà concentrarsi in particolare su:

  • i nuovi vincoli derivanti dal pareggio di bilancio in forma semplificata – introdotto dalla l. n. 164/2016 – al fine di evitare che le procedure non siano correttamente rispettate;
  • le modalità di contabilizzazione dei fatti gestionali, per evitare che sottendano operazioni anomale o non omogenee, senza il dovuto rispetto per i principi contabili;
  • i monitoraggi “monotematici” che potrebbero essere richiesti in corso d’anno su materie particolari.

Le attività delle Sez. regionali di controllo

Ma forse, più ancora che nei confronti degli indirizzi alla Sezione autonomie locali appaiono interessanti i programmi che coinvolgeranno le Sezioni regionali di controllo. Le stesse saranno sicuramente impegnate ad esaminare tre tipi di attività:

  • l’esternalizzazione di servizi (attraverso appalti, convenzioni, consulenze, ecc.) e i conseguenti riflessi sugli equilibri di bilancio, soprattutto ora che risulta obbligatorio per quasi tutti gli Enti locali anche la predisposizione del bilancio consolidato;
  • la revisione straordinaria delle partecipazioni societarie, prevista dal d.lgs. n. 175/2016;
  • la corretta gestione dei fondi destinati agli interventi emergenziali e strutturali per far fronte ai danni causati dagli eventi sismici della scorsa estate.

Come si può osservare il programma dei controlli che si effettueranno nel corso del corrente esercizio è parzialmente in linea con quello degli anni passati, ma contiene anche alcune novità sulle quali è bene focalizzare l’attenzione. Gli Enti locali pertanto è bene che sappiano con anticipo su che cosa gli organi preposti al controllo esterno concentreranno la loro attenzione nel corso dei prossimi mesi e non si facciano trovare impreparati.

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