Il Consiglio dei Ministri approva “leggi europee 2013 bis”

Il Consiglio dei Ministri, nella sua seduta del 20 settembre 2013, ha approvato in esame preliminare, su proposta del Ministro per gli affari europei, Enzo Moavero Milanesi, due  disegni di legge volti a recepire normative recentemente adottate a livello di Unione Europea e a propiziare la chiusura di procedure d’infrazione al diritto UE pendenti nei confronti dell’Italia.

I due disegni di legge vengono ora trasmessi alla Conferenza Stato-Regioni, affinché esprima il suo parere, nell’apposita ‘sessione europea’. Successivamente, i testi saranno di nuovo sottoposti al Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva e quindi, trasmessi al Parlamento per completare l’iter legislativo.

Con questa delibera, per la prima volta, il Governo esercita la facoltà, prevista dall’articolo 29 della legge n. 234 del dicembre 2012 (“Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea”), che ha largamente riformato, su forte stimolo del Ministro Moavero, la disciplina generale degli atti relativi alla partecipazione dell’Italia e dei suoi organi costituzionali all’UE. La novella n. 234 consente al Governo di presentare al Parlamento più disegni di ‘legge di delegazione europea’ nel corso del medesimo anno.

Così, dopo l’approvazione da parte del Parlamento dell’ordinaria ‘legge di delegazione europea 2013’ lo scorso mese di luglio, il Governo procede a presentare un ddl ‘2013 bis’, al fine di vedersi conferire le deleghe legislative necessarie per adeguare l’ordinamento nazionale a quello europeo, tenendo conto, in particolare delle direttive UE adottate nel frattempo la cui entrata in vigore risulta sufficientemente urgente da non poter attendere la legge annuale 2014.

Del pari, per assicurare un ulteriore e più rapido adempimento agli obblighi UE, rispetto ai quali sono state aperte dalla Commissione europea, nei confronti dell’Italia, procedure contenziose e pre-contenziose, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il disegno di ‘legge europea 2013 bis’.

“Con questi due atti – come ha tenuto a sottolineare il Ministro Moavero – il Governo riafferma operativamente la volontà di ridurre, anche in vista del ‘semestre’ di presidenza italiana dell’Unione Europea, l’elevato numero di procedure di infrazione al diritto UE che, da molti anni, grava sul nostro Paese. Non mettere pienamente in vigore in Italia le normative dell’Unione, priva i cittadini delle opportunità e dei diritti da esse previsti e viola l’impegno di leale collaborazione reciproca sottoscritto da ogni Stato membro dell’Unione; inoltre, nella maggior parte dei casi, stride contraddittoriamente con il voto favorevole espresso dai rappresentanti italiani, sulle medesime normative, nel corso del lungo processo legislativo in sede UE”.

(Fonte: Dipartimento politiche comunitarie)

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