I rilievi del Senato: oneri da chiarire

Fonte: Il Sole 24 Ore

Il decreto sviluppo, dopo il via libera senza modifiche da parte delle commissioni Industria e Lavori pubblici del Senato, approda oggi in Aula dove il Governo con ogni probabilità porrà la fiducia. Arrivano però diversi rilievi dal Servizio Bilancio del Senato. Finiscono sotto osservazione innanzitutto le agevolazioni fiscali triennali per i project bond: i tecnici dubitano che la norma non comporti effetti finanziari. Per la relazione tecnica del Governo si tratterebbe solo di rinuncia a maggior gettito ma – mette in evidenza il Servizio Bilancio – va considerato che per le società di progetto ci sarebbe la possibilità di realizzare comunque le infrastrutture utilizzando strumenti alternativi. Osservazioni analoghe vengono mosse in merito all’articolo 2 sulla defiscalizzazione: il capitale destinato alle nuove infrastrutture oggetto di agevolazioni potrebbe essere impiegato nello stesso settore o in altri settori dell’economia anche in assenza della defiscalizzazione.
Dubbi vengono espressi anche sulle stime relative agli effetti della proroga fino al 30 giugno 2013 delle detrazioni Irpef per le ristrutturazione edilizie (portate dal 36 al 50%) e per l’efficienza energetica (55%). L’ipotesi è che sia stato sovrastimato il maggior gettito che deriverebbe, soprattutto in termini di Iva: «Non si può escludere un ridimensionamento della base di riferimento», in considerazione della crisi economica e del fatto che «le agevolazioni fiscali più volte prorogate tendono a perdere, nel tempo, l’effetto incentivante» della fase di prima applicazione. Chiarimenti vengono poi chiesti sulle coperture per il piano nazionale per le città, per il fondo di finanziamento dei porti, per l’istituzione dell’Agenzia digitale, per l’aumento del capitale sociale delle società Ferrovie della Calabria srl e Ferrovie del Sud Est e servizi automobilistici srl. Nell’elenco rientrano anche la copertura degli interventi per il sisma in Emilia, la chiusura della gestione dell’emergenza per il terremoto in Abruzzo e le modalità applicative e le variabili di calcolo utilizzate per la copertura della nuova Iva per cassa (per le imprese con fatturato fino a 2 milioni). Sotto la lente il riassetto dell’Ice (da 300 a 450 dipendenti), il mini-fondo per gli incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni a fronte della rottamazione di vecchie vetture. In quest’ultimo caso la copertura prevista (50 milioni per il 2013 e 45 milioni per ciascuno degli anni 2014 e 2015) sembra garantire un numero di acquisti pari a 35mila auto, a fronte di immatricolazioni nel 2011 per 1,7 milioni di auto. Ma se lo stanziamento rappresentasse effettivamente un tetto di spesa, rilevano i tecnici del Senato, «la norma rischierebbe di essere priva di portata incentivante».
Secondo il Servizio Bilancio, la Relazione tecnica sottostima anche gli oneri del credito di imposta per l’assunzione di personale qualificato, in particolare per la detrazione delle spese sostenute per l’attività di certificazione contabile. Venendo alla moratoria delle rate di finanziamento dovute dalle imprese concessionarie di agevolazioni, viene giudicata troppo prudenziale la previsione delle rate per le quali potrebbe essere richiesta la moratoria, valutate nel 20-25% del totale.

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