Fisco: Ue indaga su Stati che discriminano residenti estero

Tasse degli Stati Ue sotto la lente di Bruxelles, che cerca di scoprire se le disposizioni fiscali nazionali sono discriminatorie contro chi vive all’estero. “Le norme Ue sono chiare: tutti gli europei devono essere trattati in modo equo all’interno del mercato unico. Non possono esserci discriminazioni e il diritto dei lavoratori alla libera circolazione non deve essere ostacolato”, ha detto Algirdas Semeta, commissario per la Fiscalità.

È per questo motivo che, nel corso del 2014, la Commissione effettuerà una valutazione approfondita dei regimi fiscali degli Stati membri per stabilire se essi creano svantaggi ai cittadini Ue che vivono in uno Stato membro diverso dal proprio, siano essi dipendenti, liberi professionisti o pensionati. La discriminazione potrebbe avvenire sia nello Stato membro d’origine che in quello nel quale hanno scelto di trasferirsi.

Se da questa valutazione dovessero emergere disparità di trattamento rispetto ai residenti e quindi violazioni delle libertà fondamentali garantite dall’Ue, la Commissione le segnalerà alle autorità nazionali e si adopererà affinché vengano apportate le necessarie modifiche. Se i problemi persisteranno, la Commissione potrà avviare procedimenti di infrazione.

(Fonte: Ansa)

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