Fabbricati inagibili autocertificati senza delibera

Fonte: Il Sole 24 Ore

Vengono dalla Camera dei deputati gli ultimi chiarimenti sull’applicazione dell’Imu. Si tratta delle risposte fornite ieri dal sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, al question time della commissione Finanze.

Il primo riguarda gli immobili inagibili: i deputati Giulio Cesare Sottanelli ed Enrico Zanetti avevano chiesto che venisse emanata una circolare ministeriale interpretativa per includere nell’agevolazione – che prevede la base imponibile ridotta del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili – anche gli edifici industriali che abbiano subìto danni tali da renderli di fatto inutilizzabili.

Basandosi su quanto scritto dal dipartimento delle Finanze, infatti, Baretta ha ricordato che la stessa norma citata dai due onorevoli, all’articolo 4, prevede che la base imponibile è ridotta del 50% «per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili o di fatto non utilizzati» e che «i comuni possono disciplinare le caratteristiche di fatiscenza sopravvenuta del fabbricato, non superabile con interventi di manutenzione».

La questione, quindi è questa: se i Comuni – ha spiegato Baretta – hanno approfittato della possibilità di fissare queste «caratteristiche di fatiscenza» possono respingere le pretese dei contribuenti relativamente a fabbricati che non le possiedano. Ma in ogni caso non esiste distinzione di legge, a priori, tra le diverse tipologie dei fabbricati, che i Comuni sono quindi liberi di fissare. Non si può quindi intervenire con una semplice circolare per obbligare i municipi a includere o escludere determinate tipologie di fabbricati nell’agevolazione.

Se invece – ha continuato Baretta – il Comune non ha deciso nulla al riguardo, i contribuenti possono tranquillamente ritenere comprese tutte le tipologie di fabbricato fatiscenti o inagibili, anche quelli industriali, e quindi, in alternativa alla dichiarazione rilasciata dall’Ufficio tecnico comunale, possono presentare un’autocertificazione in base al Dpr 445/2000.

Il sottosegretario Baretta ha chiarito anche la questione sollevata dal deputato Giovanni Paglia sulla determinazione dell’utilizzo misto per attività commerciali e non commerciali di immobili di enti non commerciali. Baretta ha detto che il «il problema interpretativo deve ritenersi superato», perché lo speciale modello di dichiarazione Imu è «in fase di elaborazione», conterrà tutte le istruzioni necessarie e non dovrà essere presentato entro il 4 febbraio ma solo dopo la sua emanazione, ed è previsto un conguaglio dell’Imu 2014 al 16 giugno 2015.

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