Enti locali, giornata di intese

Contabilità, servizi di tesoreria e riscossione, ma anche e-procurement e risparmio nelle forniture. Sono questi gli oggetti di due importanti protocolli d’intesa che sono stati siglati ieri, rispettivamente tra Associazione bancaria d’Italia e associazioni degli enti locali e tra Confindustria e Consip. E nello stesso giorno è stata ufficializzato la fusione dell’Uncem, l’Unione nazionale degli enti montani, nell’Anci.

BANCHE ED ENTI
Al via dunque un tavolo permanente creato ad hoc da Abi, Anci e Upi per semplificare il dialogo tra banche, province e comuni italiani sui principali argomenti di interesse comune. Rendendo più stretta la collaborazione tra il settore bancario e gli enti locali per migliorare ulteriormente i servizi dedicati a cittadini e imprese e contribuire allo sviluppo del territorio. Abi, Anci ed Upi hanno firmato a Roma un protocollo d’intesa per rafforzare la cooperazione reciproca ed il confronto sui temi della finanza e della contabilità pubblica, dei crediti e dei servizi di tesoreria e di riscossione, semplificando il dialogo quotidiano tra banche ed enti locali, per favorire lo sviluppo del territorio, a vantaggio dei cittadini e delle imprese e più in generale del Paese. L’accordo prevede la creazione di un tavolo permanente di confronto con i rappresentanti delle tre associazioni che si riunirà almeno tre volte l’anno, a febbraio, giugno e novembre. Il tavolo avrà l’obiettivo di avviare un confronto sistematico sull’evoluzione del rapporto di tesoreria – anche in vista dell’attuazione del federalismo fiscale e della riforma della contabilità pubblica – e sulla gestione delle passività degli enti locali; favorire presso le pubbliche amministrazioni l’utilizzo di strumenti di pagamento diversi dal contante e l’adeguamento alla Direttiva sui Servizi di Pagamento PSD; individuare strumenti per favorire il corretto sviluppo del mercato del credito agli enti locali ed incentivare la certificazione dei crediti vantati dalle imprese nei loro confronti, favorendone lo smobilizzo presso l’industria bancaria; sviluppare il partenariato pubblico-privato e il social housing. Il tavolo Abi-Anci-Upi avrà anche il compito di costituire un apposito Osservatorio sulla finanza pubblica e locale che si occuperà di verificare gli impatti delle norme per quanto riguarda la finanza pubblica, i crediti e i servizi di pagamento; studiare soluzioni interpretative e applicative condivise e proposte normative o regolamentari per favorire un dialogo ancora più efficace tra banche ed enti locali.
Per rafforzare ulteriormente la collaborazione anche sul fronte della formazione e informazione, infine, l’accordo prevede una serie di iniziative e attività congiunte da realizzare sul territorio sui temi della finanza pubblica, per fornire esperienze tecniche, aggiornamenti normativi e confronti operativi.

E-PROCUREMENT
Avvicinare le pmi al mercato delle forniture pubbliche tramite l’e-procurement. È questo l’obiettivo dell’accordo firmato a Roma da Vincenzo Boccia, presidente Piccola Industria Confindustria, e Danilo Broggi, amministratore delegato di Consip Spa. L’intesa mira a stimolare i processi d’acquisto pubblici in particolare attraverso il Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa), uno strumento in grado di garantire trasparenza, velocità e facilità di accesso grazie all’abbattimento delle barriere fisiche e burocratiche. Ad usarlo, oggi, sono già 3.685 pmi, di cui il 65% microaziende e il 25% piccole imprese per un totale, nel 2010, di oltre 77mila transazioni effettuate e un valore di oltre 254 milioni di euro.
Alla base del progetto di collaborazione, si legge in una nota, vi è l’impegno comune nel favorire la crescita delle pmi e nel garantire condizioni di parità per tutti gli operatori economici che desiderino partecipare a gare di appalto pubbliche, come previsto nello “Small Business Act” e nel “Codice europeo di buone pratiche per facilitare l’accesso delle pmi agli appalti pubblici”. L’intesa prevede, inoltre, l’avvio di tavoli di approfondimento su diversi temi di comune interesse, quali il ciclo d’acquisto della p.a., lo sviluppo degli appalti nell’ambito dell’Unione europea, le tecnologie informatiche per i sistemi d’acquisto, lo scouting di fondi per la diffusione dell’e-procurement verso le pmi. Le associazioni territoriali di Confindustria potranno attivare con l’assistenza di Consip Sportelli sul territorio, dove non ancora presenti, per supportare le imprese locali nell’utilizzo del Mepa e degli altri strumenti innovativi d’acquisto della PA, organizzando anche eventi e seminari di approfondimento.
Positivo il commento del presidente Boccia: “Le piccole e medie imprese avranno degli strumenti in più per allargare il proprio mercato di riferimento e saranno stimolate ad avviare processi di innovazione e digitalizzazione. È un passo importante che – ne siamo certi – contribuirà anche alla crescita culturale delle nostre piccole e medie imprese”. Per Broggi, “quello che illustriamo oggi è un impegno concreto e convinto che si sostanzierà nell’allargamento della platea delle pmi che potranno con massima trasparenza, zero costi e zero burocrazia divenire fornitori della p.a. attraverso il Mercato elettronico della pubblica amministrazione”.

UNCEM E ANCI
L’Unione nazionale comuni e comunità enti montani confluisce nell’Anci, l’Associazione nazionale di Comuni italiani. È quanto sancisce, in sostanza, un protocollo d’intesa – già firmato nelle settimane scorse dal presidente dell’Uncem Enrico Borghi e da quello dell’Anci, Sergio Chiamparino, presentato ufficialmente ier nel corso di un convegno. Il protocollo stabilisce che “la rappresentanza istituzionale dei Comuni e di tutte le loro forme associative – incluse le Comunità montane – è esercitata dall’Anci mentre l’Uncem prosegue nelle proprie attività di analisi, studio ed elaborazione delle politiche per la montagna”. “È un processo di integrazione e di forte semplificazione – ha spiegato Borghi – che costituisce anche un segnale che diamo al paese: mentre il ‘palazzo’ non riesce ad autoriformarsi noi ci riusciamo”.  Il coordinatore nazionale Piccoli comuni di Anci, Mauro Guerra, ha parlato di “integrazione importante: ci sarà una sola voce a rappresentare tutti, anche i territori montani”. Il protocollo siglato tra Anci e Uncem prevede, tra le altre cose, che l’Anci assuma il personale dipendente di Uncem, istituisca nella propria organizzazione il Dipartimento per le aree montane all’interno dell’area Piccoli Comuni affidando al direttore del’Uncem l’incarico di responsabile del DIpartimento, garantisca all’Uncem il distacco di due delle unità di personale dell’Uncem che verranno assunte dall’Anci in attuazione dell’accordo e un budget annuale per le spese di studio e ricerca.  “Con questo accordo mostriamo come il sistema delle autonomie locali, invece di moltiplicare i soggetti in campo, ne crei uno forte e autorevole, in grado di farsi sentire”, ha detto il presidente Borghi, il quale a proposito della legge sulla montagna, ha aggiunto che “non abbiamo bisogno di leggi manifesto. Inoltre, pensare che il fondo della montagna con 6 milioni di euro debba soddisfare le esigenze di 4 mila comuni, si commenta da solo”. “Il questo modo si dà più voce ai piccoli comuni montani, che sono in forte sofferenza”, ha sottolineato invece Guerra.

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