Energia: i nuovi criteri ambientali per illuminazione pubblica (CAM)

Mediante una nota emessa il 3 ottobre il Ministero dell’Ambiente ha contribuito a commentare il decreto che aggiorna i Criteri Ambientali Minimi (CAM) in merito all’efficienza nelle sorgenti luminose come lampade e LED, per apparecchiature come gruppi ottici e alimentatori, oltre che per l’affidamento del servizio di progettazione dell’impianto di illuminazione pubblica. All’interno della nota viene anche annunciato che entro la fine del 2017 sarà pronta la scheda che aggiorna i Criteri del servizio di gestione degli impianti di illuminazione pubblica, con l’obiettivo di migliorare gli aspetti gestionali, fare una migliore manutenzione e gestione degli apparati dismessi attraverso un loro recupero, in un maggiore coordinamento con le altre attività di manutenzione e gestione delle aree urbane.

L’aggiornamento dei CAM

Una migliore qualità della luce in città con un minore impatto sui cittadini. Si definisce entro questi margini concettuali l’obiettivo del decreto del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che aggiorna i Criteri Ambientali Minimi (CAM) sull’efficienza nelle sorgenti luminose come lampade e LED, per apparecchiature come gruppi ottici e alimentatori. “Il rapido avanzamento tecnologico – afferma il ministro Galletti – ci consente oggi di fissare performance ambientali più elevate rispetto a pochi anni fa, che possono portare non solo grandi benefici in termini di efficienza energetica e di riduzione dell’inquinamento, ma anche di risparmio per le casse delle amministrazioni. Si tratta di una novità – prosegue Galletti – che acquisisce ancor più importanza a seguito dell’approvazione recente del nuovo codice degli appalti, che rende obbligatoria l’applicazione di questi criteri”.

Efficienza energetica: il risparmio per gli Enti locali

Il decreto si pone innanzi a tre ambiti principali: l’innalzamento delle prestazioni richieste in tema di efficienza energetica, durata e affidabilità degli impianti, un approfondimento dei temi riguardanti l’inquinamento luminoso, il tema degli aspetti sociali connessi agli appalti pubblici. Le modifiche ai CAM riguardano l’efficienza energetica, la durabilità e il tasso di guasto di tutti i corpi illuminanti, ma anche le prestazioni degli apparati attraverso l’aggiornamento di due indici. Le prestazioni richieste sono differenziate a seconda delle aree da illuminare, per adattarsi a ogni tipo di esigenza. È stato stimato che la sostituzione di tutti i vecchi impianti di illuminazione pubblica porterebbe un possibile risparmio economico di circa 500 milioni di euro l’anno per gli Enti locali, nonché una riduzione consistente dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra.

>> CONSULTA LA NOTA INTEGRALE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE.

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