E la Lega pensa agli «ausiliari volontari» antievasione

Fonte: Corriere della Sera

ROMA – La Lega lancia l’idea degli «ausiliari volontari del fisco» per dare la caccia agli evasori, pagati con una percentuale sulle eventuali somme recuperate. La proposta è stata illustrata ieri dalla Padania, il quotidiano del Carroccio, in un articolo intitolato «Dopo gli ausiliari del traffico, quelli del fisco». Un ragionamento semplice. La Padania ha infatti ricordato che «il capo dello Stato ha richiamato l’attenzione sul debito pubblico e sulla necessità di ridurlo e esplicitamente ha invitato tutti, maggioranza e opposizione, Nord e Sud, a marciare sulla via dell’attuazione del titolo V della Costituzione». Poi il giornale della Lega ha sottolineato gli appelli del ministro Tremonti all’«austerità». E quindi ha esaminato in breve il problema dell’evasione, «uno sport nazionale molto diffuso», che «in certi territori è uno dei pilastri delle economie aziendali e individuali». Dai «bar che non rilasciano lo scontrino, alle trattorie che presentano il conto su dei fogli che con la ricevuta fiscale non hanno alcuna parentela, ai meccanici, agli idraulici, agli elettricisti, ai medici e agli avvocati invero a tutte le categorie: commercianti, artigiani e professionisti». Il tutto per un giro di denaro con «cifre da capogiro». Come fronteggiare questo fenomeno? Secondo la Padania «i rimedi possono essere due. Il primo una campagna governativa sulla tv del tipo “ricordati che chi non ti rilascia lo scontrino fiscale o la fattura fa pagare le sue tasse a te”. E l’altro è l’istituzione di un albo degli ausiliari volontari del fisco che segnalano alla Guardia di finanza tutte le omissioni di cui vengono a conoscenza. Periodicamente gli uffici tributari potrebbero riconoscere loro una percentuale delle somme incassate». Una proposta pensata in chiave federalista perché «questi ausiliari del fisco (già esistono quelli del traffico) possono essere espressione di una organizzazione comunale o provinciale regolamentata conosciuta e custodita solo dalla Guardia di finanza». Ma attenzione, conclude il giornale del Carroccio, «non è un incentivo alla delazione, ma un invito a essere partecipi a pieno titolo di un Paese civile».

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