Direttiva Servizi, il Punto di Contatto piace agli operatori stranieri

Circa il 90% delle richieste di informazioni pervenute al Punto di Contatto per la Direttiva Servizi (PSC Italia) arriva dall’estero. E’ quanto emerge dai dati resi noti da Unioncamere che gestisce il relativo servizio nell’ambito del portale www.impresainungiorno.gov.it.
Dal 1 gennaio 2011 ad oggi PSC Italia ha fornito assistenza per 68 richieste di informazioni; di queste, 61 provengono da prestatori di servizi stranieri, che le hanno inviate in via diretta, oppure per il tramite dei Punti di Contatto istituiti dagli altri Stati membri, mentre soltanto 7 provengono da imprenditori italiani.
I quesiti ricevuti riguardano per lo più la possibilità di svolgere in forma stabile un’attività di servizi sul territorio italiano, sia in via principale che attraverso l’apertura di una sede secondaria; solo 27 riguardano le prestazioni temporanee ed occasionali di servizi.
Gli operatori hanno sollecitato assistenza e informazioni per le attività economiche più disparate: dai lavori di edilizia e di impiantistica all’avvio di attività commerciali, ma anche agenzie di viaggi, scuole di lingua, architetti, estetiste e riparatori di autoveicoli.
Nessuna richiesta è pervenuta al servizio di assistenza per le imprese destinatarie di servizi.
Il Punto di Contatto permette agli operatori di ricevere assistenza e informazioni attraverso due diverse caselle di posta elettronica:
pscitaly@unioncamere.it, per i prestatori di servizi che intendono svolgere la loro attività in un altro Stato membro dell’Unione Europea;
assistenza.destinatari@unioncamere.it per gli imprenditori che intendono acquistare servizi da un prestatore stabilito in un altro Stato membro e desiderano essere informati sui propri diritti in qualità di “consumatori”.

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