Delrio: terrò la delega sui fondi coesione, bonus edilizi da ampliare

Fonte: Il Sole 24 Ore

Graziano Delrio terrà la delega sul Fondo sviluppo coesione (50 miliardi fino al 2020) che aveva quando era sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Lo ha detto ieri lo stesso ministro delle Infrastrutture, intervenendo in audizione in commissione Ambiente della Camera. Delrio ha chiarito che è stato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a volere che Delrio mantenesse la delega «per accelerare sui programmi infrastrutturali». Delrio non terrà l’altra metà della delega, che resterà a Palazzo Chigi, quella sui fondi strutturali Ue e sui relativi cofinanziamenti che fanno un altro “tesoro” da oltre 50 miliardi. 

L’altra novità importante che arriva dall’audizione di Delrio è la volontà, annunciata dal ministro, di riconfermare anche nel 2016 i bonus fiscali edilizi. Non solo. I bonus fiscali al recupero edilizio e all’efficientamento energetico «hanno avuto in questi anni – ha detto il ministro – un impatto positivo sul settore dell’edilizia, in termini di investimento e occupazione, molto superiori a quello della legge obiettivo. Ci impegneremo perciò, nella prossima legge di Stabilità, a confermare le detrazioni fiscali e anche ad allargare il più possibile la platea dei beneficiari». Il presidente della commissione Ambiente, Ermete Realacci, che sui bonus fiscali ha creato una larga convergenza anche con le opposizioni, ha poi chiarito che due possibili direttrici di espansione sono l’edilizia pubblica e gli immobili delle imprese, oggi esclusi dallo sgravio del 50% per il recupero edilizio.

Sull’allegato infrastrutture al Def e sul Piano infrastrutture strategiche (Pis) che erano l’oggetto dell’audizione, Delrio si è limitato a confermare quanto aveva già detto: il Pis è solo un pezzo della programmazione infrastrutturale, mentre il documento fondamentale per la programmazione delle opere pubbliche di competenza del ministero sarà il Documento pluriennale di pianificazione (Dpp) che verrà varato a settembre. Lì ci saranno anche i singoli piani settoriali, dall’Anas a Rfi, dai porti agli aeroporti e così via.

Delrio ha confermato anche la volontà di fare una riflessione sulle autostrade in project financing . «Vanno fatti più controlli in fase di esecuzione delle opere, va aumentata l’efficienza e il contenimento dei costi. Bisogna dare certezze agli investitori privati, che però non devono considerare lo Stato come un bancomat». Ai privati Delrio chiede di assumere «le responsabilità e il rischio di impresa». Delrio ha poi detto di essere favorevole a gare per le nuove concessioni autostradali. 

Positivo il commento di Realacci che ha apprezzato la forte selezione delle grandi opere contenute nel Def «e il forte spostamento verso il trasporto su ferro e le metropolitane». Importanti «anche le conferme venute da Delrio sulla priorità di finanziare opere per la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico, per la corretta gestione del territorio», oltre al potenziamento dei bonus fiscali.

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