Delrio su polizia locale e sicurezza urbana

“Vengo da un incontro al Viminale, dove come Anci abbiamo discusso insieme alcuni aspetti della legge Barbolini-Saia sulla polizia locale. Sul tema della sicurezza urbana c’è una certa coesione, anche parlamentare, a dimostrazione che si può lavorare, appunto insieme, in questa fase, in cui il Paese può fare un passo avanti in tema di sicurezza urbana, non più dominato dalle paure e dall’emergenza, ma animato dal desiderio di garantire qualità e serenità di vita alle nostre famiglie, nelle nostre citta”. Questo il ragionamento di Graziano Delrio, presidente dell’Anci, intervenuto a conclusione dell’incontro fra amministratori pubblici locali, promosso dal Forum italiano per la sicurezza urbana (Fisu). Fra i relatori, il Sindaco di Modena, Giorgio Pighi, presidente del Fisu; il Sindaco di Varese, Attilio Fontana; l’assessore a Sicurezza e coesione sociale del Comune di Milano, Marco Granelli; Marco Lombardelli, capo di gabinetto del sindaco di Bologna.
In particolare, Delrio ha chiesto ai sindaci di “non chiudere gli occhi” sui problemi della sicurezza, anche su temi spinosi come la prostituzione. “È indiscutibile che alcune sfide pongano problemi. Non bisogna chiudere gli occhi. Ad esempio sul tema della prostituzione, quando invade interi quartieri e impedisce ad adulti e bambini di frequentare le strade: questo non è solo un tema di analisi sociologica. Dobbiamo avere strumenti perché possa essere garantita una vita ordinata e civile a tutte le famiglie, non solo a quelle che possono risiedere in zone di per sè più vivibili. Ci sono delle precondizioni per trovare le intese – ha aggiunto – la prima è di abbandonare i pregiudizi, o la ricerca dei colpevoli. Adesso il clima nel nostro Paese credo sia più sereno, più tranquillo e si possa ragionare del tema sicurezza, perchè non c’è da ricercare il colpevole dell’insicurezza. Esiste da parte di tutti una maggiore predisposizione ad affrontare la complessità di questa sfida. E questo è un elemento chiave. Nel momento in cui la politica accetta la semplificazione eccessiva della complessità, rinuncia a trovare soluzioni durature”. Secondo il presidente Anci, “la pianificazione delle azioni degli enti locali può avere efficacia, se ognuno sa cosa deve fare, quale sia il proprio compito, Stato e comuni. Insieme, ognuno per la propria parte, può attuare il progetto, in condizioni di dialogo, non di chiusura”. Delrio ha sottolineato infine che i sindaci sono “esposti alla variabilità ed estemporaneità della legislazione. Molti di noi – ha concluso – hanno vissuto come un problema il fatto che le ordinanze sulla sicurezza non fossero più disponibili”.

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