Decreto Irpef: Camera, sì definitivo al testo

È legge il decreto Irpef (> IL TESTO), che porta per quest’anno gli 80 euro in busta paga ai lavoratori dipendenti fino a 26mila euro, con la promessa di essere reso stabile, attento al ‘fattore famiglia’ e allargato a pensionati e partite Iva nel 2015. Il testo ha ricevuto ieri il via libera definitivo da Montecitorio (322 sì, compresa Sel, 149 no e 8 astenuti) senza subire modifiche rispetto al lavoro del Senato.

Oltre al bonus e al taglio dell’Irap del 10%, il decreto incide sulla spending review (2,1 miliardi i risparmi previsti per la p.a. sugli acquisti di beni e servizi e 1,7 miliardi chiesti alle regioni), prevedendo anche tagli agli stipendi dei manager pubblici (tetto per tutti a 240mila euro, non vale per la Consob mentre Bankitalia dovrà adeguarsi) e allepartecipate, comprendendo anche Rai e organi costituzionali.
Ci sono poi l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie (dal 1 luglio al 26%, non sui titoli di Stato), la rivalutazione delle quote di Bankitalia e nuovi fondi per i debiti della p.a.
Nel testo è confluito anche il rinvio della Tasi al 16 ottobre per i comuni ritardatari.

Ecco le principali misure:

– IL BONUS: Nel 2014 arriva un credito ai dipendenti (compresi lavoratori in Cig, in mobilità e disoccupati con assegno di disoccupazione), un bonus di 640 euro annui (80 euro al mese) per chi ha un reddito inferiore ai 24mila euro lordi (non per i cosiddetti ‘incapienti’).

– TAGLIO A RAI, SALVE SEDI: Per la Rai si conferma il taglio di 150 milioni. Salve le sedi regionali e si potrà procedere alla cessione di quote di Rai Way. La tv pubblica non dovrà più assicurare il mantenimento di Rai World.

– EQUITALIA ‘RIAPRE’ RATE: Riapertura della rateizzazione per chi ha perso il beneficio entro il 22 giugno 2013. La misura riguarderebbe debiti per 20 miliardi. Domanda entro luglio.

– CARO ‘PASSAPORTO’ MA STOP TASSA ANNUALE: per il rilascio del passaporto (oltre al costo del libretto) di dovranno sborsare 73,50 euro ma non si pagherà più il rinnovo annuale. Passa a 300 euro il riconoscimento della cittadinanza italiana.

– TAGLI FLESSIBILI, MA CON ‘PALETTI’, A PARTECIPATE: escluse dai tagli Rai, Consip e controllate delle società in via di privatizzazione (Poste ed Enav). Le partecipate dello Stato dovranno ottenere risparmi del 2,5% nel 2014 e 4% nel 2015.

– PROMOZIONE ALLA FARNESINA: Mini-riforma per il ministero degli Esteri. Gli uffici svolgeranno “attività per la promozione dell’Italia”. Creato un fondo ad hoc di 15 milioni per il 2015 con il taglio di oneri di rappresentanza e indennità.

– SLITTA CANONE SPIAGGE: Ok alla proroga del pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime al 15 settembre.

– STOP AFFITTI D’ORO: le amministrazioni e gli organi costituzionali nell’ambito della propria autonomia, possono comunicare, entro il 31 luglio 2014, il preavviso di recesso dai contratti di locazione di immobili in corso – BANDI ONLINE: Slitta al primo gennaio 2016 l’obbligo di pubblicare solo online i bandi di gara.

– ‘SALVA-CASSE’: Passa da 11 a 11,5% il prelievo sui fondi pensione per evitare nel 2014 alle casse previdenziali dei professionisti l’aumento dal 20% al 26% del prelievo sulle rendite finanziarie introdotto dal decreto.

– ANTICIPO PIANO COTTARELLI SU CONTROLLATE: Anticipo da fine ottobre a fine luglio del piano di razionalizzazione delle aziende speciali, istituzioni e società direttamente o indirettamente controllate dalle amministrazioni locali.

(Fonte: Ansa)

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