Decreti pubblico impiego oggi attesi in Cdm per la prima lettura

Giungono nella giornata di oggi in Consiglio dei ministri i due decreti legislativi che, in attuazione della Riforma Madia della Pubblica Amministrazione, si apprestano a riscrivere le regole del rapporto di lavoro e quelle sulla valutazione delle performance dei dipendenti
I punti centrali dei provvedimento sono i seguenti: il superamento degli “organici” attuali, sostituiti da una programmazione che potrà appunto differenziare i vincoli di turn over anche all’interno dei singoli settori della Pubblica Amministrazione, con l’intenzione di “premiare” gli enti in base alle attività svolte e quindi al bisogno di personale per garantirle. Tra gli altri obiettivi di rileivo emerge anche il “superamento” del precariato.

>> Per approfondire leggi anche l’articolo Riforma pubblico impiego, gli schemi di decreto consultabili.

Testo Unico pubblico impiego: oggi la prima lettura in Cdm

Nelle ultime bozze riaffiora l’allargamento della sanatoria sui contratti decentrati illegittimi che da Roma a Firenze a tante città medio-piccole sono stati individuati dagli ispettori della Ragioneria generale e della Corte dei conti. I recuperi delle somme di troppo erogate in passato, se saranno confermate le ultime bozze, non dovranno tagliare di oltre il 25% i fondi per il salario accessorio.
Dopo lo slittamento della scorsa settimana le bozze dei due decreti sono stati oggetto di un ulteriore processo di definizione che tuttavia non pare aver risolto del tutto i punti di frizione con le compagini sindacali. La discussione rimane tuttavia aperta, perché quella di oggi si configura come la prima lettura di provvedimenti che poi dovranno andare al Consiglio di Stato e alle commissioni parlamentari, oltre a dover cercare la necessaria intesa con gli enti territoriali.

Nella serrata giornata di oggi sono inoltre attesi sul tavolo del Consiglio dei ministri il correttivo sulle nomine dei direttori sanitari e il decreto che unifica i documenti di circolazione e proprietà dei veicoli.

>> Consulta tutte le novità in materia di Testo Unico del pubblico impiego.

Riforma pubblico impiego, al via il censimento delle professioni

È inoltre in arrivo una sorta di censimento in merito alle tipologie di lavoro nella Pubblica Amministrazione. A prevederlo è il Testo Unico del pubblico impiego, attuativo della Riforma Madia, atteso al prossimo Consiglio dei ministri. Le amministrazioni saranno obbligate a comunicare i dati richiesti, pena il blocco delle assunzioni. Le novità sono contenute nell’ultima bozza di riforma, in cui si legge che lo schema del conto annuale del personale sarà potenziato “per consentire l’acquisizione delle informazioni riguardanti le professioni e le relative competenze professionali, nonché i dati correlati ai fabbisogni”.
Nella bozza del Testo unico del pubblico impiego è inoltre prevista l’assunzione nei confronti di  chi ha maturato almeno tre anni di servizio con contratti a tempo determinato, anche non continuativi negli ultimi otto anni, quindi a partire dall’anno 2009-2010, previa selezione concorsuale. Si tratta della platea di lavoratori precari della PA a cui si rivolge il piano straordinario di assunzioni per il triennio 2018-2020.
Medesimo arco temporale e analoghe regole concernono le procedure concorsuali riservate, in misura non superiore al cinquanta per cento dei posti disponibili, al personale non dirigenziale che, alla data di entrata in vigore del decreto, sia in possesso dei seguenti requisiti, ovvero “sia in servizio con contratti di lavoro flessibile presso l’amministrazione che bandisce il concorso” e “abbia maturato alle dipendenze dell’amministrazione che bandisce il concorso almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni”.

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