Confronto retribuzioni tra dipendenti pubblici e privati

Attraverso comunicato emesso il 3 marzo 2018 la CGIA di Mestre ha reso noto che, dopo il blocco degli stipendi pubblici durato dal 2010 fino alla fine del 2017 (ora sbloccato, si rammenta), le retribuzioni medie annue lorde dei dipendenti privati si sono quasi allineate a quelle dei colleghi del Pubblico Impiego.

Gli effetti del blocco contrattuale del Pubblico Impiego (2010 – 2017)

Le prime retribuzioni, fa sapere l’Ufficio studi della CGIA, nel 2016 sono state comunque più leggere, rispetto alle seconde, di 606 euro. Nulla a che vedere, in ogni caso, con quanto accadeva nel 2010 (anno in cui ebbe inizio il blocco); allora lo scarto annuo, a vantaggio degli statali, era di 4.244 euro.
Nel 2016, ultimo anno in cui è possibile eseguire la comparazione, la retribuzione media annua lorda di un dipendente occupato nel settore privato ammontava a 33.192 euro (+9,1 per cento rispetto al 2010), quella relativa ad un dipendente del Pubblico Impiego, invece, 33.798 (-2,5% rispetto al 2010).

Il confronto in sintesi

“Pur essendoci stato un allineamento delle retribuzioni tra i due settori – spiega il coordinatore dell’Ufficio studi CGIA Paolo Zabeo – ricordo che i dipendenti pubblici lavorano mediamente 36/38 ore alla settimana, mentre i lavoratori del privato stanno in fabbrica o in ufficio per almeno 40 ore. Oltre a ciò è doveroso sottolineare che ad innalzare il dato medio retributivo tra i dipendenti pubblici sono, in particolar modo, gli stipendi dei dirigenti con mansioni apicali che, per alcuni livelli di inquadramento, sono i più elevati d’Europa”.

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