C.d.M., via libera al decreto di Roma Capitale

Il Consiglio dei Ministri di ieri ha dato il via libera al terzo decreto legislativo di Roma Capitale. Il provvedimento completa la parte statale della legge per il comune e conferisce dei poteri di estrema importanza dal punto di vista operativo per la città. “Il decreto, licenziato nel corso della riunione odierna, completa un percorso avviato nel 2010, che fornisce un quadro speciale di norme riguardanti sia le strutture che le funzioni esercitate dalla città di Roma”, si legge nella nota diffusa al termine del Consiglio dei Ministri. In particolare, il provvedimento, definito all’esito di un ampio ed approfondito dibattito con tutte le istituzioni interessate, assicura, tra l’altro, finanziamenti statali diretti a Roma Capitale destinati al trasporto pubblico locale. 
L’assegnazione dei fondi viene effettuata nel più ampio rispetto delle prerogative della Regione Lazio e preservando i fondi per il trasporto destinati alle altre Regioni italiane. Il decreto – prosegue il comunicato – attribuisce inoltre al sindaco poteri speciali per far fronte a situazioni di emergenza dovute al traffico, alla mobilità e all’inquinamento. Infine, il testo approvato dal Governo semplifica le procedure relative al finanziamento degli interventi destinati alla capitale. In conseguenza dell’approvazione del decreto – conclude la nota -, il presidente Zingaretti ha preannunciato che la regione ritirerà il ricorso proposto alla Corte Costituzionale”.

“Questo decreto, nato come correttivo, ha aggiunto delle cose importanti”, ha commentato il sindaco Gianni Alemanno, lasciando Palazzo Chigi dopo aver partecipato al C.d.M. “Innanzitutto sull’aspetto del trasporto pubblico locale rimane chiaro che i fondi vanno direttamente a Roma Capitale anche se con un coordinamento con la regione Lazio – ha spiegato –. Inoltre, si mantengono i poteri sulla emergenza traffico e mobilità, quindi è significativo che non scompaia questa prerogativa per il sindaco di Roma. L’altro aspetto importante: vengono semplificate le operazioni per l’utilizzo dei fondi di Roma Capitale”.

Come spiegato da Alemanno, ”dall’insieme di questi 3 decreti legislativi viene fuori una Capitale più forte, più in grado di incidere sui poteri dello Stato in relazione alla vita della Capitale e con maggiore forza dal punto di vista finanziario perché abbiamo più liberta’ e più capacità di intervento sul versante del patto di stabilità e sulle risorse che devono essere date. Se a questo aggiungiamo che abbiamo gli strumenti per frontaggiare l’emergenza traffico sia in termini di trasporto pubblico locale sia in termini di poteri commissariali credoche sia un ulteriore passo importante”.

”Adesso – ha concluso Alemanno – deve essere fatta la legge regionale, quindi sollecito ancora una volta il presidente Zingaretti a mettere subito dopo il bilancio all’odg l’approvazione della legge regioinale su Roma Capitale”. Alemanno ha poi ricordato che ”il primo decreto approvato dal governo Monti e’ stato il secondo decreto legislativo di Roma Capitale e l’ultimo e’ il terzo decreto di Roma Capitale. Un particolare sottolineato anche dallo stesso governo in Consiglio dei ministri”.

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Nota C.d.M. 18 aprile 2013 – Lo stralcio sul decreto su Roma Capitale

D. ORDINAMENTO ROMA CAPITALE
Su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, di concerto con i Ministri competenti, il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva, in presenza del Sindaco di Roma Gianni Alemanno e del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, un provvedimento sull’ordinamento di Roma, Capitale della Repubblica.
Il decreto, licenziato nel corso della riunione odierna, completa un percorso avviato nel 2010, che fornisce un quadro “speciale” di norme riguardanti sia le strutture che le funzioni esercitate dalla città di Roma.
In particolare, il provvedimento, definito all’esito di un ampio ed approfondito dibattito con tutte le istituzioni interessate, assicura, tra l’altro, finanziamenti statali diretti a Roma Capitale destinati al trasporto pubblico locale. L’assegnazione dei fondi viene effettuata nel più ampio rispetto delle prerogative della Regione Lazio e preservando i fondi per il trasporto destinati alle altre Regioni italiane.
Il decreto attribuisce inoltre al Sindaco poteri speciali per far fronte a situazioni di emergenza dovute al traffico, alla mobilità e all’inquinamento.
Infine, il testo approvato dal Governo semplifica le procedure relative al finanziamento degli interventi destinati alla capitale.
In conseguenza dell’approvazione del decreto, il Presidente Zingaretti ha preannunciato che la Regione ritirerà il ricorso proposto alla Corte Costituzionale.

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