Bilancio, calo del 4,5 per cento

Fonte: Corriere dell'Alto Adige

BOLZANO – Le previsioni non sono ancora attendibili ma il bilancio provinciale dovrebbe calare del 4,5 per cento. Più o meno 150 milioni. «È la prima volta che si applica l’accordo di Milano dunque – spiega l’assessore alle Finanze, Roberto Bizzo – ci vorrà ancora qualche tempo prima di valutarne gli effetti ». Intanto la giunta provinciale ha fissato le prossime scadenze, entro i primi di ottobre gli assessori presenteranno le loro richieste economiche. Poi partiranno le trattative. L’obiet-tivo è approvare il bilancio entro il 25 di ottobre. Tra le ipotesi prospettate dal presidente Luis Durnwalder la riduzione dei dipendenti pubblici nell’ordine di cento unità. «Non licenzieremo nessuno ma – chiarisce – chi andrà in pensione ove possibile non verrà sostituito. Su questo partirà al più presto una trattativa con i sindacati » Ieri l’assessore alle Finanze ha relazionato in giunta sul bilancio. Cifre precise ancora non ve ne sono ma è chiaro a tutti che il bilancio di quest’anno sarà più magro. «Calcoliamo una riduzione del 4-5 per cento» avverte Bizzo. «Le entrate tributare – chiarisce – dovrebbero diminuire di cinquanta milioni a cui si vanno ad aggiungere i cento milioni dell’accordo di Milano. Tuttavia – precisa l’assessore – si tratta solamente di stime anche perchè è la prima volta che il nuovo accordo si applica». Bizzo ci tiene però a sottolineare che in Alto Adige l’economia va molto meglio rispetto al resto d’Italia. «A livello nazionale le entrate sono scese in media del 3,6 per cento, in Europa del 2. Qui – aggiunge – la riduzione dovrebbe essere dell’1 per cento. Segno che gli incentivi all’economia sono stati mirati e rapidi. E soprattutto efficaci ». In attesa di avere stime più precise sulle entrate in giunta si è cominciato a parlare anche di spese. E qui le novità non mancano. «Per la prima volta – sottolinea Bizzo ribadendo che il welfare non verrà tagliato – il bilancio non verrà più redatto partendo dalla spesa storica. Ragioneremo in base agli obiettivi». In altre parole significa che i tagli non si abbatteranno più proporzionalmente sulle singole ripartizioni ma che ogni assessore dovrà preparare una sorta di lista delle spese su cui poi deciderà la giunta. «Se la riduzione del bilancio sarà del 5 per cento non è affatto detto che ogni assessorato dovrà ridurre le spese del cinque per cento. Anzi?conclude Bizzo ? se una ripartizione prevede investimenti strategici allora è possibile che non vi siano tagli o addirittura che il budget aumenti». La trattativa è solo all’inizio e le scintille sono garantite.

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