Bando periferie, ANCI: “La grande occasione per i Comuni di lavorare insieme”

“Chiediamo stabilità, coordinamento, capacità di programmazione per progettare e investire: l’esperienza del Bando periferie può diventare un modello di buona pratica nella realizzazione degli interventi pubblici e nell’utilizzo efficiente della spesa, ma questi finanziamenti devono diventare strutturali, e ci aspettiamo di vedere passi concreti in questo senso già nelle prossime settimane”. Queste le parole che hanno interpretato il punto focale del discorso tenuto dal segretario generale dell’ANCI, Veronica Nicotra, dinnanzi ai 120 responsabili dei progetti finanziati attraverso il Bando periferie, alla presenza del segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Aquilanti e dei vertici ANCI.

120 progetti in fase di realizzazione

“L’ANCI – ha proseguito Nicotra nell’incontro tenutosi mercoledì – si è già impegnata e si impegnerà a dare massima comunicazione sull’avanzamento dei 120 progetti e a monitorare e accompagnare la fase di realizzazione, ma la nostra principale ambizione è quella di creare una comunità unita tra tutte le città che si avviano a cambiare volto grazie alle risorse del bando. Noi che crediamo di essere la casa dei Comuni, vogliamo dare a tutti l’opportunità di scambiare esperienze, risolvere insieme problemi e dubbi, cogliere spunti, condividere idee, riprodurre e copiare quelle che funzionano meglio. Insieme – ha concluso Nicotra rivolgendosi ai responsabili dei progetti – siamo molto più forti. Non è facile, ma con il nostro e il vostro impegno possiamo arrivarci. Diamoci pochi obiettivi concreti, e proseguiamo su questa strada: saremo una comunità che può imporre dal basso una prospettiva, elaborare una politica di trasformazione urbana e di innovazione amministrativa, mettere in luce le migliori intelligenze e capacità dei Comuni”.
“I Comuni – ha spiegato dal canto suo il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Aquilanti – hanno mostrato un interesse generalizzato, le procedure sono state rapide e la volontà di collaborare molto forte. Questo progetto, si inserisce in una strategia più complessiva che ha sperimentato la capacità di cooperare tra le istituzioni e che evidenzia l’attenzione del governo nazionale sulla necessità di investire delle aree urbane con una visione di prospettiva che va oltre al rammendo delle periferie”.
“Lunedì 18 dicembre – ha aggiunto Aquilanti – saranno firmate le convenzioni per i progetti candidati nel primo bando periferie dando il via ad una delle più grandi operazioni di rigenerazione urbana”

I numeri del Bando periferie

“All’interno di questo programma – ha spiegato il vicesegretario generale ANCI Stefania Dota – il 10% delle proposte – ha infine evidenziato – è a livello di progetti esecutivi, il 13% di progetti definitivi, il 77% di studi di fattibilità o progetti preliminari. Un dato, quest’ultimo, molto qualificante che è stato voluto da ANCI poiché nella nostra idea di costruire un modello procedurale partendo dall’esperienza del bando periferie c’era proprio quello di evitare che si trattasse di progetti privi di una progettualità legata alla rigenerazione urbana e al recupero di welfare sociale, ma una semplice richiesta di finanziamento di opera pubblica già completata e non attuata per mancanza di risorse”.
“Questo bando – ha spiegato il responsabile finanza locale ANCI Andrea Ferri – interviene di fatto sul 5% Comuni, dalle città medie alle grandi aree urbane coprendo un territorio dinamico con un  investimento che è coerente e coopera con altre misure finanziarie che liberano avanzi propri dei Comuni a titolo di investimento”.
Infine, il responsabile Area Studi e ricerche ANCI, Paolo Testa ha illustrato la ripartizione dei progetti per ambito di intervento, mettendo in luce la diversificazione delle azioni  che si concentrano in via prioritaria sulle aree dismesse, gli spazi pubblici, la mobilità e la casa ma guardano anche al welfare, allo sport, alla sicurezza e alla resilienza.

>> CONSULTA IL DOCUMENTO RIEPILOGATIVO ANCI.

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