Autonomie in coro: ora confronto sui contenuti

Fonte: Il Sole 24 Ore

Regioni ed enti locali proseguono sulla strada unitaria avviata con la manovra estiva e lanciano un appello congiunto al Governo: vogliamo confrontarci sulle misure del decreto sviluppo prima del suo varo. A ribadirlo sono stati ieri i rappresentanti di governatori, sindaci e presidenti di Provincia durante l’incontro con le parti sociali (Confindustria,Cgil, Cisl, Uil, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Confcooperative, Cna, Abi, Ania, Unci). In quella sede Regioni, Anci e Upi hanno messo sul tavolo un documento in sette punti con le priorità. Si va dalla richiesta di favorire politiche integrate per il sostegno alle imprese, l’innovazione, la ricerca e l’internazionalizzazione al sostegno e alla valorizzazione delle politiche attive per il lavoro. Ma nel testo c’è spazio anche per la semplificazione delle procedure amministrative (sportello unico delle attività produttive) e per la riduzione della spesa improduttiva nella realizzazione di infrastrutture ambientali ed energetiche. Chiude il conto un altro tris di misure: allentamento dei vincoli del patto di stabilità sui pagamenti; sblocco dei fondi Fas per opere pubbliche nel Mezzogiorno; incentivi per dismissioni degli immobili con destinazione degli introiti allo sviluppo; abbattimento dello stock del debito e per sostenere la spesa in conto capitale.

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