Approvato in C.d.M. il decreto per lo stoccaggio della Co2, Prestigiacomo e Romani: “Importante passo avanti per l’ambiente”

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 23 marzo scorso in via preliminare un decreto che definisce le norme per la cattura e lo stoccaggio della CO2 nel nostro paese. Si tratta, com’è noto, di un metodo che consente alle centrali che utilizzano combustibili fossili, di “iniettare” la C02 nel sottosuolo in appositi siti, ed evitare di immettere nell’atmosfera anidride carbonica, contribuendo così all’impegno del nostro paese contro i cambiamenti climatici. La tecnologia CCS, “carbon capture e storage”, è già in fase di sperimentazione in Italia nell’impianto Enel di Brindisi e richiede, in conformità con le normative europee un quadro legislativo di riferimento nella prospettiva di una sempre maggiore utilizzazione che potrebbe ridurre significativamente il nostro “debito” di CO2 e aiutarci a raggiungere gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni (-20% al 2020).
“La normativa approvata oggi – ha commentato il Ministro Stefania Prestigiacomo – disegna un sistema autorizzativo lineare, per la scelta dei siti, l’esercizio, il trasporto e la dismissione, in capo ai ministeri dello sviluppo economico e dell’ambiente e procedure che saranno gestite dal già esistente Comitato per Kyoto integrato da una segreteria tecnica per lo stoccaggio. Con questo atto il nostro sistema normativo fa un passato avanti recependo una tecnologia ambientale che è ritenuta di grandissimo rilievo per lo sviluppo del sistema energetico”.

ROMANI,CON STOCCAGGIO CO2 ITALIA ALL’AVANGUARDIA
“Siamo soddisfatti di questo provvedimento che servirà a ridurre l’emissione di CO2 nell’aria con una tecnologia all’avanguardia che già il nostro Paese sta sperimentando grazie a un recente accordo tra Eni ed Enel. Facciamo un ulteriore passo in avanti nella strategia energetica nazionale per raggiungere gli obiettivi di contenimento delle emissioni di gas serra previsti dal protocollo di Kyoto al 2020”.
È quanto ha affermato in una nota il Ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, dopo che il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, il decreto che recepisce la direttiva europea sullo stoccaggio geologico dell’anidride carbonica da centrali termoelettriche e impianti industriali. In particolare il provvedimento fornisce un sistema normativo che autorizza la scelta dei siti, l’esercizio, il trasporto e l’immagazzinamento nel suolo delle emissioni nocive, attraverso il cosiddetto Carbon Capture and Storage, una tecnologia innovativa che consiste nel confinamento geologico dell’anidride carbonica prodotta dalle aziende di combustione. In pratica, si prende il gas per stoccarlo sotto terra, in siti appositi.
Secondo Romani, “l’emanazione del provvedimento permetterà la realizzazione di alcuni impianti da parte delle principali aziende del settore nell’ambito del programma comunitario di sostegno European Energy Programme for Recovery”.

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