Appalti fatti in casa nella capitale

Fonte: Italia Oggi

Si potrebbe descrivere come l’intreccio dei cimiteri capitolini. Una storia in cui una società controllante, alla fine di una laboriosa procedura di gara, assegna un appalto a una società controllata. Il cui presidente, per inciso, è già stato amministratore delegato della società controllante. Sembra quasi un caso di scuola, eppure lo schema è andato fedelmente in scena qualche giorno fa a Roma. Qui l’Ama, la spa comunale che raccoglie e smaltisce i rifiuti, ha aggiudicato un appalto da 4,4 milioni di euro per il «servizio di decoro e manutenzione del verde pubblico nei cimiteri capitolini». Ad aggiudicarsi la commessa, alla fine, è stata una società che si chiama Roma Multiservizi. Il fatto è che si tratta di una spa che fa capo proprio all’Ama stessa e al comune di Roma. Nel sito internet, per esempio, si può leggere che la Roma Multiservizi è detenuta per il 51% del capitale dall’Ama. Dal verbale dell’assemblea che ha approvato l’ultimo bilancio, datato 18 maggio 2011, in realtà risulta che la maggior parte del capitale fa capo contemporaneamente al comune e all’Ama (su 40 mila azioni complessive, 14.400 fanno riferimento all’Ama e 6 mila direttamente al socio Roma capitale). Il risultato finale, in ogni caso, è che la Roma Mutiservizi dipende fortemente sia dalla società di smaltimento dei rifiuti che dal comune, che del resto è proprietario del 100% del capitale dell’Ama. Ma c’è di più, perché da poco tempo alla presidenza della Roma Multiservizi si è sistemato nientemeno che Franco Panzironi, fino all’estate scorsa amministratore delegato dell’Ama. Dalla società di smaltimento dei rifiuti Panzironi è uscito a fine mandato, ma gli ultimi mesi sono stati per lui un vero calvario. Destinatario di un avviso di garanzia per lo scandalo parentopoli scoppiato proprio nell’Ama, il destino di Panzironi, al di là della scadenza naturale del mandato, appariva ampiamente segnato. Evidentemente, però, non segnato al punto da lasciare il manager senza una poltrona di consolazione. E così, proprio a ridosso della sua uscita dalla società controllante, Panzironi è riuscito ad ottenere dal comune, guidato da Gianni Alemanno, la poltrona di presidente della società controllata, ossia proprio la Roma Servizi (di cui, peraltro, anni fa era già stato al vertice). La società, adesso, può godersi l’aggiudicazione dell’appalto per la manutenzione del verde pubblico dei cimiteri romani. Davvero un bel colpo, da 4,4 milioni di euro (con un ribasso di circa 300 mila euro rispetto alla base di gara originariamente fissata in 4,7 milioni). E pensare che il bando venne predisposto dall’Ama nel 2009, quando ad era proprio Panzironi. Il percorso della commessa, però, si è più volte arenato nelle sabbie mobili dei ricorsi e dei controricorsi al Tar. Eh sì, perché nell’aggiudicazione iniziale la Roma Multiservizi era risultata seconda. Da qui tutto un cammino accidentato che ha portato a una vera battaglia su una gara che, tra ben sette concorrenti, alla fine ha premiato la società controllata dall’Ama e dal comune di Roma. Per inciso, la commessa è stata vinta dalla Roma Multiservizi in raggruppamento temporaneo con la società Caldani srl.

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