Ambiente: regole più verdi in edilizia per 705 comuni

Sono 705 i comuni italiani che hanno modificato i propri regolamenti edilizi per introdurre obiettivi di sostenibilita’: risparmiare energia, diminuire le emissioni inquinanti, recuperare acqua piovana e riciclare materiali da costruzione.
Il processo e’ in crescita, accomuna citta’ grandi e piccole e coinvolge circa 19 milioni di abitanti.
E’ questo il quadro che emerge dal terzo rapporto ON-RE (Osservatorio nazionale regolamenti edilizi per il risparmio energetico) di Legambiente e Cresme, presentato venersì scorso 17 dicembre.
Una ricerca volta a individuare, attraverso alcuni parametri, quanto si sta modificando nella filiera delle costruzioni allo scopo di limitare i consumi energetici e le conseguenti emissioni di CO2.
L’isolamento acustico e la permeabilita’ dei suoli sono due nuovi parametri di valutazione inseriti quest’anno nel dossier, temi molto spesso trascurati nella costruzione degli edifici che, invece, rappresentano una indicazione di vivibilita’ e di qualita’ delle abitazioni. I regolamenti edilizi rappresentano uno snodo fondamentale del processo edilizio. Vi convergono aspetti tecnici e procedurali e vi s’incrociano competenze in materia di urbanistica, edilizia ed energia di Stato, Regioni e Comuni.
Tra i comuni migliori, il rapporto di Legambiente e Cresme indica Collegno (To), le amministrazioni dell’Empolese-Val d’Elsa e Salerno come quelli che (per il nord, il centro e il sud) hanno approvato un regolamento edilizio completo che affronta i diversi aspetti legati alla sostenibilita’.
Nell’insieme, sono dislocati in tutte le aree del paese, con una maggiore concentrazione nelle Regioni del Centro nord, in particolare Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.

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