A Rimini per Ecomondo gli Stati Generali della Green Economy: verrà presentato un decalogo di misure verdi per un green new deal

Quali sono le misure necessarie per permettere all’Italia di uscire dalla crisi economica, ecologica e occupazionale in cui versa da ormai troppo tempo? Il Consiglio Nazionale della Green Economy ha individuato 10 priorità, le più urgenti, da mettere subito in pratica, contenute nel “Pacchetto di misure per un Green New Deal per l’Italia”, estrapolate dalle 79 proposte della Roadmap per la green economy in Italia. Le 10 proposte, fanno sapere in una nota gli organizzatori, verranno presentate durante la manifestazione Ecomondo, in programma dal 6 al 9 novembre alla Fiera di Rimini, al Ministro dell’ambiente, Andrea Orlando, al Ministro dello sviluppo economico, Flavio Zanonato, a rappresentanti dell’OCSE, dell’UNEP, dell’Unione europea e a esponenti delle autonomie locali e regionali.
Gli Stati Generali della Green Economy rappresentano un processo partecipativo mai realizzato in Italia. Per mettere a punto la Roadmap per la green economy composta da 79 proposte, il Consiglio Nazionale si è avvalso di 10 Gruppi di Lavoro (a cui hanno partecipato oltre 500 esperti) nei 10 settori strategici. Il ‘decalogo’ delle misure necessarie per lanciare un Green New Deal che faccia uscire il Paese dalla crisi economica, ecologica e occupazionale è il risultato del loro lavoro. Secondo il decalogo, uno dei primi step per realizzare un Green New Deal sarà la valorizzazione del potenziale green delle imprese italiane che sanno coniugare innovazione, internazionalizzazione e orientamento alla green economy. “Per far questo – si legge nella nota – il Governo dovrà impegnarsi a definire un quadro normativo coerente, stabile, efficace, in grado di facilitare lo sviluppo dell’eco-innovazione e di favorire processi di semplificazione.
Sarà necessario, inoltre, mettere in atto urgenti misure di fiscalità ecologica, spostando parte del carico fiscale dal lavoro e dagli investimenti, sul consumo di risorse, premiando, in termini di minore prelievo fiscale, il minor consumo di risorse, il riciclo e i minori impatti ambientali e orientando il riesame della composizione della spesa pubblica (Spending review) con attenzione particolare a quella con impatti negativi sull’ambiente”. Infine, conclude la nota – bisognerà puntare sulla crescita dei green job con particolare attenzione al rilancio dell’occupazione giovanile”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *