A Napoli nasce rete europea biologia marina

Il sogno di Dohrn, uno dei massimi darwinisti tedeschi e fondatore e primo direttore della Stazione Zoologica di Napoli, ”era di mettere in rete tutte le stazioni biologiche di ricerca, ma non ci riusci’ visti i mezzi dell’epoca, oggi si riparte con il suo progetto”. Cosi’ Roberto Di Lauro , presidente dell’Istituto napoletano, ha presentato il via ufficiale del Centro Europeo di Ricerca delle Biologie Marine (Embrc), che raccoglie tredici centri di ricerca in otto paesi europei e di cui la stazione biologica napoletana e’ capofila e coordinatrice. Il cammino cominciato la settimana scorsa durera’ tre anni durante i quali ”i centri di ricerca coinvolti saranno ristrutturati per prepararsi al via della rete di ricerca europea”, spiega Di Lauro. La stazione zoologica sara’ quindi al centro della ricerca internazionale e potrebbe presto allargarsi a nuovi spazi a partire ”dalla ristrutturazione di alcune aree del palazzo principale all’interno della Villa Comunale”, spiega Di Lauro che ipotizza anche un allargamento nella casina del boschetto dove la stazione potrebbe acquisire alcuni spazi contribuendo alla ristrutturazione grazie ai fondi dell’Unione Europea riservati proprio agli istituti coinvolti nel progetto, ma anche con i contributi degli enti locali e del governo che ”hanno gia’ dato la loro piena disponibilita”’, conferma il presidente della stazione napoletana. ”Lo spazio – precisa Di Lauro – sara’ necessario anche perche’ a Napoli ci saranno gli uffici centrali di tutta la rete di ricerca europea”. I fondi, ha spiegato Jean Emmanuel Faure, in rappresentanza della direzione generale per le infrastrutture di ricerca della Commissione Europea, ”ammontano a 180 milioni di euro riservati al complesso del ramo delle ricerche biomediche”. Nell’immediato saranno attivati subito 3,9 milioni per l’avvicinamento al 2014 quando finira’ la fase preparatoria e la rete sara’ operativa.

La nuova rete si concentrera’ sulla ricerca biologica e sui cambiamenti climatici. La ricaduta su Napoli sara’ prima di tutto sull’aumento del flusso di scienziati, ma anche sull’ occupazione, vista la crescita prevista della stazione.

La cerimonia inaugurale ha visto la partecipazione degli scienziati dei dodici istituti partecipanti insieme alla stazione Anton Dohrn: European Molecular Biology Laboratory di Heildeberg (Germania); Sven Loven Centre For Marine Sciences (Avezia); Scottish Association For Marine Sciences di Oban (Gran Bretagna); Station Biologique de Roscoff (Fracia); Observatoire Oceanologique di Banyuls-sur-Mer (Francia); Centro do Ciencia do Mar di Faro (Portogallo); Plymouth Marine Partnership (Gran Bretagna); Observatoire Oceanologique Villefranche-sur-Mer (Francia); Scottish Oceans Institute, University of St. Andrews della regione del Fife (Scozia); Alfred Wegener Institute di Bremerhaven (Germania); Hellenic Center for Marine Research di Creta (Grecia); SARS – International Centre for Marine Molecular Biology di Bergen (Norvegia).

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